Diventare produttore musicale: requisiti, formazione e opportunità di lavoro

Diventare produttore musicale: requisiti, formazione e opportunità di lavoro

Chi è e cosa fa un produttore musicale?
Il producer è stato per anni colui che si prendeva cura della registrazione e della produzione del disco in tutte le sue fasi: guida dei musicisti e del cantante, livelli del mixer audio, fino alla masterizzazione su CD. Oggi, però, il produttore musicale si è evoluto perché nelle sue mansioni rientra anche la produzione dei brani. Inoltre, con l’avvento dell’hip pop, si è venuta a creare la figura del DJ produttore, detto anche beatmaker, che con vari software musicali, campionatori e drum machine, mette in atto una macchina musicale per la creazione di basi su cui far appoggiare rapper e cantanti.

Il produttore musicale provvede, quindi, alle varie fasi di creazione musicale. Si parte dalla pre-produzione e dall’idea del progetto, scegliendo strumenti, musicisti e scrivendo il testo. Successivamente si passa all’arrangiamento, in cui si assemblano i suoni da campionare, i vari effetti e, infine, si registrano le tracce audio da unire per il brano finale. Quindi, ecco la fase di mixaggio, in cui ogni suono deve essere analizzato, pulito da eventuali cacofonie e unito agli altri in un risultato equilibrato. Infine, si passa alla masterizzazione del disco. A questo punto il producer dovrà supervisionare su tempi, sessioni lavorative, qualità del lavoro e budget da spendere.

Come diventare produttore musicale?
Per divenire producer bisognerà essere in possesso di ottime facoltà di utilizzo di determinati strumenti fondamentali per la produzione di musica. Parliamo di hardware e software per montaggio audio, cattura del suono, processamento, editing e ripresa. Tuttavia, per iniziare, è necessario che il futuro producer allarghi le proprie conoscenze musicali, tenendo l’orecchio allenato e conoscendo il funzionamento dei vari strumenti, sappia usare la tecnologia, specie quella della Digital Audio Workstation, fondamentale per registrare e montare audio digitali, e segua corsi di specializzazione.

In questo caso i corsi potrebbero avere costi più o meno alti a seconda della qualità e della durata dei medesimi. Qualora non si abbia la liquidità necessaria, si può sempre far ricorso a un prestito personale, richiedendolo anche online, dove è possibile effettuare un calcolo della rata del prestito che si vuole chiedere. Infine, è bene che il producer faccia pratica creando contenuti da far sentire come portfolio, e allargando la rete di conoscenze nel settore, che saranno utili in particolare per i primi concerti da organizzare.

I migliori produttori musicali italiani
Gli esempi di producer di successo nel nostro Paese non mancano. Basti pensare a Takagi e Ketra, che hanno firmato molti successi di Giusy Ferreri e dei Boomdabash, oppure a Don Joe, produttore dei Club Dogo. Un altro producer famoso è Laioung, italiano con origini della Sierra Leone, che produce con il PC e con strumenti tradizionali. Il top si raggiunge con Charlie Charles, che ha avuto il merito di scoprire Mahmood, di cui ha prodotto “Soldi”, e Sfera Ebbasta.

loading ads