I genitori del 17enne di Battipaglia morto suicida a New York dicono no al trasferimento a Zurigo del procedimento come chiesto dalla EF Academy
Il dolore di perdere un figlio, la forza di lottare per avere giustizia per un caso che ha commosso l’Italia. Mauro ed Elisabetta Mandia continuano a chiedere giustizia per la morte del loro Claudio, il 17enne di Battipaglia suicida il 17 febbraio scorso all’interno della Scuola Internazionale Ef Academy di Thornwood nello stato di New York, dopo un periodo di isolamento, che lo avrebbe portato all’espulsione, per aver copiato un compito. I genitori hanno annunciato che si opporranno alla richiesta della scuola di trasferire il processo a Zurigo.
Vanno avanti nella loro richiesta di verità, Mauro ed Elisabetta Mandia, trovando la forza di proseguire dopo che la Procura di White Plains, competente per le indagini sul suicidio, non aveva rilevato «elementi tali da consentire la prosecuzione del procedimento penale a carico della EF Academy di New York». Chiusa l’inchiesta penale, c’era la possibilità di accertare la verità dal punto di vista civile.
IL PROCESSO CIVILE
I coniugi di Battipaglia, assistiti dall’avvocato George Bochetto, annunciano: «Alla nostra querela per i maltrattamenti, la segregazione, l’isolamento, le privazioni e la morte di nostro figlio Claudio, la scuola e i suoi responsabili rispondono chiedendo alla Suprema Corte di New York di spostare la causa in Svizzera. Senza mai entrare nel merito delle accuse sollevate, EF cerca di sottrarsi alla giustizia americana, riducendo a banale vertenza commerciale la morte di un minore affidato alle sue cure e alla sua responsabilità. Noi ci opporremo, per avere giustizia nel Paese dove nostro figlio è morto, dove operano e risiedono le persone coinvolte e informate dei fatti, e dove la stessa scuola continua ad ospitare tanti giovani da tutto il mondo. Perché non accada mai più, a nessuno studente, in nessuna scuola».
IL TRASFERIMENTO
La Scuola ha sede legale in Svizzera e da qui la competenza civile, ma il trasferimento comporta un approccio al procedimento del tutto diverso e tempi più lunghi. Intanto, i Mandia continueranno la loro iniziativa per una nuova legge, la “Claudio’s Law”, per cambiare l’intero sistema delle scuole private americane e renderle più responsabili del trattamento degli studenti ed impedire la ripetizione di simili tragedie.
Da New York, la corrispondente Rosa Coppola