Cacciatori nocerini donano carne di cinghiale al ristorante sociale Elpis

Cacciano un cinghiale  e lo donano al ristorante sociale Elpis di Salerno. Il gesto di solidarietà è arrivato da un gruppo di cacciatori di Nocera Inferiore

Accade sempre più spesso, in tutta Italia, che i cacciatori donino in beneficenza gli animali abbattuti, un modo per far capire che anche la caccia, spesso criminalizzata  e posta  sul banco degli imputati, odiata dagli animalisti, possa avere un lato positivo.

È sempre più frequente da parte dei cacciatori la consegna alle Caritas, ai Banchi alimentari ed alle associazioni di volontariato di quintali e quintali di carne di cinghiale. La selvaggina cacciata, proveniente dalla donazione di cacciatori  impegnati nella riduzione dei cinghiali che anche in alcune zone della Campania e del Salernitano hanno raggiunto numeri enormi, consente l’introduzione di questo alimento dal grande valore nutrizionale nella dieta giornaliera di tante  famiglie in difficoltà. L’ultimo gesto solidale è arrivato da un gruppo di cacciatori di Nocera Inferiore guidati da Gennaro Genco.

I cacciatori nocerini, infatti, hanno deciso di donare in beneficenza un animale selvatico cacciato durante una battuta  sui monti Lattari. Oltre 40 i  cacciatori che nelle scorse settimane avevano cacciato il grosso cinghiale e deciso di  donarne la carne, oltre 15 kg, ad un’associazione di volontariato che gestisce  un  ristorante sociale a Salerno.

Solo  dopo il via libera da parte dell’istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, UOSD sezioni di Avellino – Benevento,  che ha appurato l’assenza di larve di Trichinella dall’animale abbattuto, la carne del cinghiale è stata consegnata dai cacciatori nocerini all’associazione L’abbraccio Onlus che dal 2016 gestisce il  ristorante sociale Elpis di via Dei Carrari a Salerno.

Il capo caccia  Gennaro Genco accompagnato da alcuni rappresentanti della battuta di caccia, ha consegnato  all’associazione la carne di cinghiale che è stata preparata per il pranzo del primo dell’anno.

E così tra i prelibati  piatti cucinati dai volontari per chi, abitualmente, al costo simbolico di 1 euro, siede ai tavoli del ristorante sociale Elpis, è stata offerta anche la carne di cinghiale, considerata molto prelibata, oltre ad essere un alimento sano e  nutriente. Non è la prima volta che i cacciatori donano gli animali abbattuti in beneficenza.

Un gesto che vuole essere, da parte dei cacciatori, anche il segno di una sensibilità da parte della categoria che spesso vive male il giudizio negativo espresso dalla stragrande maggioranza della società nei loro confronti.  La generosità e l’impegno dei cacciatori, sensibili alle problematiche del territorio e orgogliosi del loro impegno sociale, hanno contribuito a rendere un piccolo aiuto alla comunità.

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