Continuano gli approfondimenti sul mondo delle cure riabilitative nell’Agro nocerino dopo la scoperta dei “morti riabilitati”
La guardia di finanza è tornata nei giorni scorsi negli uffici dell’Asl di Nocera Inferiore, per ricostruire i contratti che legano un centro di riabilitazione convenzionato ai propri dipendenti. L’inchiesta era stata avviata dopo che l’Asl di Nocera aveva rilevato che alcuni pazienti avevano ricevuto cure riabilitative da un centro di riabilitazione, pagate dall’Azienda sanitaria locale: peccato che quelle persone erano morte anche da settimane. Tutto era ok, documentazione pure, con tanto di firme sulle schede di presenza dei terapisti da parte di pazienti e familiari. Peccato che i disabili erano defunti da qualche settimana e i caregiver o i familiari hanno disconosciuti in alcuni casi le firme.
La guardia di finanza già aveva aperto su questi casi ed ora ha acquisito i contratti che legherebbero tutti i terapisti con la struttura accreditata, sia quelli addetti alle prestazioni domiciliari sia all’interno città.
La norma prevede che i terapisti siano assunti o legati da un contratto di consulenza con la struttura riabilitativa, ma in quest’ultimo caso non possono superare il 28% del personale adibito a questa attività. L’inchiesta dovrà appurare se i rapporti di lavoro fossero del tipo non regolato dalla legge, come ad esempio le cooperative o agenzie di servizio o altre soluzioni non contemplate dal rapporto di lavoro previsto dalla Regione Campania.
IL CASO DEI PAZIENTI MORTI MA “RIABILITATI”
https://rtalive.it/2022/10/cure-riabilitative-ad-pazienti-nocera-defunti-settimane/130134/