Da Pagani e Vesuviano fiumi di droga per le 12 piazze di Salerno, l’Irno e i Picentini

La cocaina acquistata nella città dell’Agro, ma anche a Nocera Inferiore e Scafati, dopo un confronto tra i prezzi dei vari fornitori, l’hashish nel Vesuviano. La Rete di spaccio

Il pescivendolo Aniello Romano di Salerno, pur essendo agli arresti domiciliari, sarebbe stato il capo di un grosso giro di cocaina, crack, eroina e hashish. Il Salernitano Ciro Gaeta sarebbe stata direttore dell’associazione finalizzato alla spaccio di ingenti quantità di droga sgominata nell’operazione della polizia di stato e della Dda, ieri mattina con 20 arresti, eseguendo le indicazioni di Aniello Romano che si trovava agli arresti domiciliari, avrebbe mantenuto i contatti con i fornitori e avrebbe curato le forniture alle 12 piazze di spaccio. Giuseppe Concilio sarebbe stato un organizzatore del gruppo, tra l’altro trasportando e consegnando la droga.

FIUMI DI DROGA DALL’AGRO, IL RUOLO DI UN PAGANESE
Lo stupefacente, dopo un confronto tra i prezzi dei vari fornitori, veniva acquistata dal paganese Giuseppe D’Auria e da Adelaide Notari di Massima di Somma (la «Zia»). D’Auria avrebbe assicurato chili di cocaina al prezzo di 38-40 euro al grammo. Droga prelevata a Pagani e Nocera Inferiore. Ci sarebbe stato anche una fornitura anche da Scafati a colpi di mezzo chilo. Da Pomigliano d’Arco, poi, sarebbe stata acquistato hashish a 4.200 euro al chilo. La Squadra mobile ha sottoposto a sequestro circa 20 chili di cocaina e di circa 10 chilogrammi di eroina. La droga movimentata era ingente, con acquisti anche del valore di 50.000 euro di cocaina e a circa 40.000 euro di hashish.

LE PIAZZE DI SPACCIO A SALERNO, VALLE DELL’IRNO,  E NEI PICENTINI D AGROPOLI E POTENZA
L’associazione di Aniello Romano avrebbe rifornito le piazze di spaccio che sarebbero state controllate da Ciro Romano (cugino di Aniello) e Matteo Garzillo a Mariconda, Marco Ferraiolo (Sant’Eustachio), Raffaele Barbarulo detto Lello (Mercatello), Giuseppe Ottati detto Pipino (Pastena), Andrea Giordano (Fuorni), Vincenzo Campanile, detto “‘o palestrato”, (Fratte-Vestuti), e Antonio Noschese, “Pupatella” (Matierno). E poi il fruttivendolo Roberto Ivan Sabatino (Baronissi), Vincenzo Ventura (San Mango), Antonio Musto (Agropoli), Francesco Cataldo (Giffoni Valle Piana) Valerio Ramaglia (Potenza).

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