Intestazione fittizia dei beni, nei guai noto imprenditore e condannato per mafia

Sequestrati appartamenti e il capitale sociale di un’impresa edile. Agli arresti condannato per molti reati, interdetto per 12 mesi dall’attività conosciuto costruttore salernitano. Indagati in sette. I nomi

La Guardia di Finanza di Salerno ha eseguito un’ordinanza emessa dal Gip, su richiesta della Procura, nei confronti di due Salernitani, il 44enne di Francesco Capri di Salerno (già condannato per associazione mafiosa, estorsione, rapina e porto abusivo e detenzione di armi) e il 56enne Generoso Galderisi, imprenditore salernitano nel settore edile, entrambi indagati per il reato di trasferimento fraudolento di valori. Capri è agli arresti domiciliari e per Galderisi è scattata l’interdizione per 12 mesi dall’esercizio di attività imprenditoriale e di ricoprire uffici direttivi delle persone giuridiche e di impresa. Contestualmente, si è proceduto alla notifica dell’avviso di conclusione del Gip nei confronti di altre cinque persone fisiche indagate per il reato di riciclaggio, in quanto avrebbero messo a disposizione di Francesco Capri, in cambio di utilità, carte di credito e prepagate loro intestate.

L’INCHIESTA
Le indagini condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Salerno, attraverso minuziosi accertamenti bancari e contabili, hanno consentito, in prima battuta, di rilevare passaggi di somme di denaro e altre utilità, corrisposte, apparentemente in assenza di motivate giustificazioni, dalle società dell’imprenditore edile a beneficio di Capri. I successivi approfondimenti investigativi hanno permesso di ipotizzare tali flussi finanziari quale corrispettivo riconosciuto a Capri, a fronte della sua qualità di “socio occulto” nelle attività imprenditoriali condotte da Galderisi. Secondo la prospettazione accusatoria, allo stato delle investigazioni condivisa dal G.I.P., la mancata formalizzazione dell’effettivo ruolo ricoperto da Capri nella compagine societaria è stata avallata dall’imprenditore, al fine di eludere le disposizioni in materia di prevenzione patrimoniale e di agevolare la commissione dei delitti di riciclaggio e di reimpiego.
Le continue dazioni di denaro sarebbero state poi in parte giustificate attraverso l’assunzione soltanto formale, di Capri quale dipendente dell’imprenditore, avvenuta in un periodo immediatamente successivo al termine del regime di sorveglianza speciale a cui il primo era stato sottoposto.
Tra le utilità che si suppone siano state riconosciute a Capri sarebbero ricompresi tre mini-appartamenti, del valore complessivo di circa 700.000 mila euro, facenti parte di un complesso immobiliare sito in una zona di pregio di Salerno, nonché la cifra di 108.000 euro versata su carte intestate a soggetti terzi.
Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca riguarda tre mini-appartamenti, somme di denaro per un importo complessivo superiore ai 200.000 euro e l’intero capitale sociale della Pep Galderisi Group s.r.l.

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