Tragedia sfiorata Fisciano, «La parola di Dio mi ha fatto lanciare la bambina»

Interrogato Giuseppe D’Auria accusato del tentato omicidio della figlia di due anni, lanciata da una finestra e miracolosamente salvatasi. Intanto, la piccola in ospedale chiede del padre

«Ha detto che è stata la parola di Dio a fargli lanciare la bambina». Sono le parole dell’avvocato Silverio Sica (foto) che assieme al collega Tommaso Amabile difende il quarantenne Giuseppe D’Auria che ha lanciato dalla finestra la figlia di due anni a Fisciano, all’uscita dall’udienza di convalida dell’arresto in carcere del funzionario dell’Inps indagato per tentato omicidio pluriaggravato dal pm Roberto Lenza della procura di Nocera Inferiore.

IL DELIRIO
«Ci siamo trovati di fronte ad un soggetto che in pieno delirio psicotico – ha sottolineato l’avvocato Sica all’uscita dall’aula bunker del tribunale di Nocera Inferiore, al termine dell’udienza di convalida -. Un delirio iniziato qualche giorno prima, con l’arrivo di un pacco con all’interno un termometro e che aveva portato a preoccuparsi per la figlioletta di soli due anni fino poi a sentire questa voce interiore. Aveva paura che nel pacco c’era una bomba ed ha chiamato i carabinieri».

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LO STATO IN CUI È L’INDAGATO
L’indagato si è presentato in aula, ricorda il suo legale, molto stordito, come per effetto degli eventi, della malattia o di una sedazione, probabilmente disposta in ambito carcerario. «A suo dire lo psichiatra che qualche giorno prima lo aveva visitato aveva individuato una forma di delirio. Gli eventi successivi hanno dimostrato che il mio assistito ha vissuto ed è in una condizione psichiatrica, allo stato, molto grave». La difesa ha chiesto i domiciliari a casa del padre dell’indagato o in una struttura psichiatrica, anche perché il clima all’interno del carcere potrebbe non essere dei migliori.

LE ULTERIORI INDAGINI
Una sostanziale confessione, quindi, che lascia spazi ad altri dubbi sulle cure prescritte all’ospedale Ruggi di Salerno al momento della visita psichiatrica e, soprattutto, se l’indagato abbiano o meno seguito le indicazione dello psichiatra e abbia assunto i farmaci prescritti. Per il pm Roberto Lenza della procura di Nocera Inferiore che dirige le indagini dei carabinieri della compagnia di Mercato San Severino, ci saranno ulteriori indagini da espletare.

LE CONDIZIONI DELLA BIMBA
Migliorano le condizioni di salute della bimba, ricoverata all’ospedale Santobono di Napoli, per una triplice frattura all’omero, al radio e all’ulna. Chiede del papà, ma ora il papà forse ha più bisogno di cure di lei.
Giuseppe Colamonaco

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