Il gruppo di opposizione dei dem continua a tenere alta l’attenzione sulla vicenda
“Il Consiglio comunale di Roccapiemonte è ancora mancante di un consigliere a causa del comportamento antidemocratico e scorretto della maggioranza Pagano”. Con queste parole si apre un duro comunicato stampa indirizzato all’attuale esecutivo del Comune di Roccapiemonte.
A sollecitare, ancora una volta la surroga del consigliere Adinolfi, il gruppo consiliare di minoranza del Pd.
“Siamo ancora in attesa della convocazione del consiglio comunale che consenta la surroga del consigliere dimissionario Gerardo Adinolfi con Giovanni Adinolfi, primo dei non eletti nella lista Rocca Futura-affermano le consigliere del PD Luisa Trezza e Giuseppina Polichetti. A quasi 40 giorni dalle dimissioni di Gerardo Adinolfi e nonostante i nostri continui solleciti, il presidente del consiglio comunale si ostina a non voler convocare la seduta per consentire all’avv. Giovanni Adinolfi di essere nominato consigliere comunale. Una mancanza di rispetto per le istituzioni nonostante il richiamo di S. E. il Prefetto di Salerno.
Ma c’è di più. Questa maggioranza si è arrogata il diritto di negare a Giovanni Adinolfi la possibilità di firmare per la presentazione delle liste per l’elezione del presidente della Provincia e, se si ostineranno a non voler convocare il consiglio a breve, anche il diritto di voto per le consultazioni provinciali del prossimo 20 novembre. Tutto ciò è inaccettabile come è inaccettabile la scusa del risparmio per le casse comunali. La nostra proposta, visto che il problema della mancata democrazia sarebbe di mera natura economica, in pratica il consiglio ha un costo che il Comune di Roccapiemonte non può permettersi – continuano Luisa Trezza e Giuseppina Polichetti – è quella di convocare un consiglio comunale a costo zero, e gli spieghiamo come fare.
Innanzitutto noi consigliere del gruppo Rocca Futura – Pd rinunceremo al gettone di presenza e invitiamo tutti gli altri consiglieri a fare lo stesso. Convocando il consiglio in orario di ufficio nessun dipendente comunale avrà diritto ad un costo aggiuntivo per straordinario, facendolo di mattina risparmieremo anche l’energia elettrica, mettendo un solo punto all’ordine del giorno il consiglio comunale durerebbe poco più di qualche minuto, se qualcuno dovrà parlare lo farà a microfoni spenti in modo da non consumare ulteriore energia elettrica e saliremmo pure a piedi senza usare l’ascensore, eliminando così un altro aggravio di spesa.
Se poi la volontà è quella di non voler convocare il consiglio in nessun caso, negando a Giovanni Adinolfi di espletare un ruolo che in pectore è già suo, impedendogli così anche di votare per l’elezione del presidente della Provincia di Salerno, allora ci troviamo dinanzi ad un atteggiamento di ostracismo senza precedenti che occorre denunciare con forza. Anche convocare un semplice consiglio comunale e quindi rispettare la legge per questa amministrazione diventa un problema di Stato”.