Piazza Nassirya a Nocera, tra opere incomplete e pericoli statici

Il consigliere comunale Antonio Romano ripercorre l’infinita storia di quella che doveva essere la prima piazza della parte nuova di Casolla e chiede anche perché non venga interdetta all’uso delle persone

Quando nel 2009 fu firmato il contratto per la “Realizzazione di un’area attrezzata in via Siciliano di Nocera Inferiore con garage e parcheggio interrati” (rif. contratto del 20.11.2009, rep. 3078), doveva essere finalmente la svolta per Casolla e la vicina scuola, un tempo “Dante Alighieri” e poi “Ilaria Alpi”. Il quartiere si dotava, infatti, di una piazza lì dove c’era una pozzanghera a cielo aperto e garage in una zona dove c’è penuria di posti auto. Poi cambi societari e progetti forse non realizzati bene, fatto è che per quell’opera non c’è pace. Per un periodo fu anche interdetta la piazza all’uso dei pedoni, poi è stata riaperta e ora c’è un bar con le sue sedie e tavoli. Il consigliere comunale di opposizione, Antonio Romano, ripercorre la storia dell’opera e si pone una serie di interrogativi, innanzitutto sul piano della sicurezza e su cosa intenda fare l’amministrazione comunale per risolvere definitivamente almeno i principali problemi.

Antonio-Romano-ex-sindaco-consigliere-Nocera-Inferiore-RTAliveLA STORIA E I PROBLEMI
Nella sua interrogazione all’Amministrazione comunale, presentata il 16 novembre scorso, Antonio Romano scrive:
«1.- Com’è ben noto alle SS.LL. i lavori per la realizzazione della cosiddetta “Piazza Nassirya” e dei sottostanti garage sono fermi da notevole tempo e, per quanto è dato di sapere, allo stato non è stata assunta alcuna iniziativa finalizzata al completamento degli stessi. La CA.MI.B. Costruzioni s.r.l. – con sede legale in Nocera Inferiore alla via Matteotti n. 46 -, subentrata all’aggiudicataria, MI.AM. s.n.c. -con sede in Nocera Inferiore (Sa) alla via Piazza Amendola n. 1-, a seguito di “cessione di ramo d’azienda” del 19.03.2014 (presa d’atto dell’Amministrazione Comunale in virtù di Determina Dirigenziale n. 21 del 11.03.2015), ha sospeso i lavori ed abbandonato il cantiere senza completare le opere.

2.- L’ammontare del contratto per la realizzazione delle opere ha un valore di € 1.864.980,88, oltre gli oneri a carico dell’appaltatore per la progettazione esecutiva, il coordinamento per la sicurezza in fase di progetto e per l’esecuzione di tutte le opere e provviste occorrenti. Il corrispettivo del contratto è rappresentato dalla cessione all’aggiudicataria di n. 39 box-garage pertinenziali realizzati nel piano interrato.

3.- I lavori di cui al suddetto contratto di appalto hanno riguardato:
a) realizzazione di un’area a quota stradale adibita a piazza, in parte pavimentata con cubetti in pietra lavica con sedute in calcestruzzo armato e schienali metallici, e in parte sistemata con aree a verde e alberature;
b) realizzazione di un piano adibito ad autorimessa, costituita, in parte, da n°39 box-garage pertinenziali (da cedere all’aggiudicataria) e, per altra parte, in zona da destinare a n°37 posti auto a rotazione in spazio aperto ad uso pubblico.

4.- Nei giorni 09.12.2016, 10.01.2017 e 17.03.2017, l’arch. F. Sirica, incaricato dall’Amministrazione Comunale di procedere al collaudo tecnico-amministrativo, effettuava altrettanti sopralluoghi, nel corso dei quali ha “accertato e verificato i tipi di materiali usati ed il loro stato di conservazione, ha effettuato controlli di quantità a vista, ha eseguito con la scorta del progetto misure planimetriche ed altimetriche delle opere eseguite”. Orbene, dette verifiche hanno evidenziato mancanze e difetti d’opera, riassumibili sinteticamente, per quanto riguarda quelli più significativi, in: mancanza di tubazioni per il deflusso delle acque meteoriche, distacco di guaina bituminosa, infiltrazioni dal solaio del torrino scala, difformità dei materiali usati rispetto a quelli progettati, difformità dell’impianto di illuminazione realizzato rispetto al progetto, difformità della “stratigrafia” del calpestio della piazza rispetto alla progettazione esecutiva, diffuse lesioni nel calcestruzzo all’intradosso del solaio con quadro fessurativo particolarmente evidente nella zona di manovra che sarà impegnata dalle corsie di manovra dell’autorimessa pubblica, infiltrazioni d’acqua all’intradosso del solaio e sulle pareti di alcuni box della zona dei box-garage pertinenziali, mancanza d’intonaco e pitturazione delle rampe di accesso, mancanza delle certificazioni di conformità dell’impianto elettrico, mancata realizzazione dell’impianto di sorveglianza, mancato completamento dell’impianto antincendio.

Pertanto, considerato che i lavori non erano ultimati; sono state accertate mancanze e difetti d’opera tali da rendere il lavoro inaccettabile e non utilizzabile. Infatti, l’arch. Sirica concludeva per la non collaudabilità delle opere e proponeva, al Committente, l’adozione di una serie di provvedimenti nei confronti dell’appaltatore, intimandogli di procedere al completamento dei lavori. Inoltre, cosa assai significativa, il Collaudatore rilevava che il certificato di collaudo statico datato 29.05.2015 indicava l’assenza di qualsiasi quadro fessurativo, in palese contrasto con le lesioni riscontrate all’intradosso dell’impalcato, sicché concludeva che “…” (cfr. relazione di collaudo per il sussistere di un diffuso quadro fessurativo, la funzionalità del manufatto sia al momento ostativo alla collaudazione finale dell’intervento del 15.05.2017).

5.- AI Comune, a seguito di quanto accertato dall’arch. F. Sirica, in data 25-11-2017 procedeva alla chiusura della piazza, che, tuttavia, dopo qualche tempo veniva inopinatamente riaperta, senza che venisse effettuato alcun intervento diretto ad eliminare la situazione di pericolo accertata.

6.- Purtroppo, nessun intervento – nemmeno di chiusura della piazza – veniva effettuato dall’Amministrazione Comunale neanche a seguito della nota, del 06.11.2019, del Prefetto di Salerno, il quale, interessato della problematica da un cittadino, chiedeva al Sindaco di fornire assicurazioni circa “la messa in sicurezza del sito, a tutela della pubblica e privata incolumità” (cfr. nota Prefetto di Salerno del 06.11.2019).

7.- Successivamente, con Determinazione n’ 435 del 10/09/2020 e del Disciplinare di Incarico del 18/09/2020, l’Amministrazione comunale conferiva all’arch. F. Sirica un nuovo incarico, e precisamente: “Redazione dello stato di fatto attuale dell’opera, la quantificazione delle somme necessarie per il ripristino ed il completamento dei lavori dell’area anche rispetto alle deficienze riscontrate nel collaudo e la valutazione e la verifica di sicurezza dell’intera struttura di via siciliano denominato sinteticamente parcheggio piazza Nassirya”. A seguito dei nuovi sopralluoghi il tecnico incaricato accertava che “Le verifiche all’attualità, estese ad entrambi i due livelli, interrato (parcheggio e box garages) e piano terra (quota piazza), hanno consentito di determinare un ulteriore aggravio dello stato di manutenzione e conservazione complessiva dell’opera, in parte dovuto anche allo stato di abbandono dell’opera e a probabili incursioni di terzi con sottrazione di beni, diffuso danneggiamento (specificamente degli impianti) e apporto di multimateriali da avviare a discarica.

In aggiunta è stato riscontrato un ristagno intrico sull’estradosso del solaio di copertura dei garage che porta ad un incremento dei fenomeni di infiltrazioni di acqua meteorica dal solaio di copertura del piano interrato risultati variamente diffusi e particolarmente incidenti al punto di costituire impedimento all’uso cui tale livello è destinato.” (cfr. Relazione tecnica generale del 20.01.2021″. A seguito di specifiche prove tecniche strutturali (cd. prove di carico”) e degli accertamenti eseguiti sulla struttura di cemento armato (carotaggi e verifica del ferro effettivamente utilizzato) emergevano alcuni gravi riscontri che inducevano il tecnico incaricato a rassegnare le seguenti conclusioni: “sulla base delle indagini effettuate da laboratorio certificato, del rilievo dello stato di fatto e delle verifiche strutturali, la copertura del corpo A (box garages) può essere utilizzata secondo previsto /n progetto qk,A = 5,00 KN/m2 (Cat. C3 – Ambienti privi di ostacoli al movimento delle persone, quali musei, sale per esposizioni, aree d’accesso a uffici, ad alberghi e ospedali, ad atri di stazioni ferroviarie), mentre la copertura del corpo B (parcheggio) può essere utilizzata con il declassamento a qk,B = 0,50 KN/m2 (Cat. H – Coperture e sottotetti accessibili per sola manutenzione) per le campate adiacenti la rampa di accesso e con declassamento a qk,B 2,00 KN/m2 (cat. Al – Aree per attività domestiche e residenziali; sono compresi in questa categoria i locali di abitazione e relativi servizi, gli alberghi — ad esclusione delle aree soggette ad affollamento-, camere di degenza di ospedali suscettibili di affollamento) per la restante area a piazzale.”

8.- Sostanzialmente, dalle verifiche effettuate emerge che il solaio della parte anteriore della piazza, precisamente la parte prospiciente su via Siciliano, a causa dei vizi accertati dalle verifiche, non è idoneo a sopportare i carichi per i quali è destinato, sicché allo stato, in assenza degli interventi di consolidamento strutturale previsti dall’arch. F. Sirica, sussiste un grave pericolo per la pubblica e privata incolumità. Si evidenzia, inoltre, che nei pressi dell’area che ha evidenziato un grave deficit strutturale, insiste la scuola Ilaria Alpi, frequentata da centinaia di ragazzi i quali, ignari ed in assenza di qualsiasi struttura interdittiva alla zona interessata, all’uscita dalla scuola si riversano, numerosi, sulla piazza, con grave pericolo per la loro incolumità personale.

9.- Purtroppo, a tutt’oggi, nonostante la relazione dell’arch. F. Sirica risulti consegnata al Comune sin dal 20.01,2021, sia la precedente amministrazione comunale che quella attualmente in carica, inspiegabilmente, non hanno provveduto ad interdire l’uso dalla piazza, atteso il pericolo che un eventuale sovraffollamento può comportare alle persone che la utilizzano. Anzi, per quanto è di conoscenza dell’interrogante, un esercizio commerciale di bar, con sede a via Siciliano, è stato autorizzato all’utilizzazione della piazza, attraverso la collocazione di tavoli, sedie ed ombrelloni per finalità commerciali, con la conseguenza che durante la scorsa stagione estiva si sono verificati assembramenti a causa di numerose feste private organizzate da detto esercizio commerciale,

10.- Inoltre, per completezza, risulta, altresì, all’interrogante che numerosi cittadini occupanti gli immobili che affacciano sulla piazza, da anni si lamentano della presenza di “bande” di motociclisti che scorrazzano sulla piazza, in ogni ora del giorno e della notte, arrecando disturbo alla quiete pubblica, nonostante l’intervento delle forze dell’ordine. Pertanto, il sottoscritto».

L’INTERROGAZIONE
All’Amministrazione comunale, Antonio Romano chiede:
«a.- per quale motivo sino ad oggi, nonostante la situazione di pericolo che emerge dalla relazione tecnica dell’arch. F. Sirica del 20.01.2021, l’Amministrazione comunale, sebbene tenuta a tanto, non ha ancora provveduto ad interdire l’utilizzazione della piazza?

b.- quali sono le iniziative che a seguito della presente interrogazione l’Amministrazione adotterà per eliminare ii pericolo per la pubblica incolumità derivante dall’utilizzo della piazza da parte di cittadini che, inconsapevoli del pericolo, la utilizzano per trattenersi, per attraversarla e per sostarvi?

c.- per quale motivo, nonostante la situazione di pericolo evidenziata dall’arch. F. Sirica nella relazione del 20.01.2022, gli Uffici comunali preposti hanno autorizzato l’attività commerciale di bar-circolo ricreativo presente su via Siciliano, di fronte la piazza, ad usufruire della piazza con l’apposizione di tavoli, sedie ed ombrelloni, per accogliere avventori e per organizzare feste e cerimonie con la presenza di numerose persone?

d.- per quale motivo la Polizia Municipale non effettua controlli sulla piazza per evitare che sulla stessa vengano effettuate scorribande da parte di gruppi di motociclisti in qualsiasi ora del giorno e della notte? Si chiede che l’Amministrazione risponda oralmente in Consiglio Comunale».

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