Monza-Salernitana 3 a 0, i Granata offendono i propri tifosi

Di Davide Nicola quest’oggi si sono visti solo gli errori, il resto è ancora peggio

Iniziano a trovare fondamento le sensazioni che erano nell’aria da diverse partite: la Salernitana non ha idee e sembra quasi non seguire più il suo allenatore. Ennesimo passo falso contro una diretta concorrente, il Monza del duo Berlusconi/Galliani, che infligge un netto 3 a 0 alla compagine campana.

Una Salernitana abulica, compassata, lenta e prevedibile, a tratti anche irritante. Il Monza fa quello che vuole sul rettangolo di gioco e lo fa fin da subito, incontrando un centrocampo granata incomprensibilmente orfano di Bohinen e Candreva, tenuti in panchina, ed una difesa ballerina e imbarazzante che viene portata sistematicamente a spasso dagli avanti brianzoli.

È monologo Monza, due goal al primo tempo ed uno a secondo con una infinita collezione di pali e traverse che potrebbero aumentarne il passivo a sfavore della squadra ospite. Questo è quanto, nulla più, Salernitana non pervenuta.

Non servono a nulla i cambi repentini fatti dall’allenatore campano Davide Nicola ad inizio secondo tempo, un pizzico di vivacità durata qualche minuto e nulla più. Troppo poco quindi soprattutto per la proprietà che inizia a spazientirsi convinta di aver affidato una Ferrari all’allenatore che la sta di fatto conducendo come un’utilitaria.

La fortuna della squadra granata è il vuoto che si sta delineando in coda dove Sampdoria e Verona sembrano aver issato bandiera bianca troppo presto e la Cremonese che ha un bel gioco, ma decisamente sfortunata, ha anch’essa un netto ritardo sulla quartultima.

È vero che la fortuna aiuta gli audaci, ma non sembra essere questo il caso e comunque non dura per sempre. Se le stelle non brillano è la squadra a dover sopperire, ma la Salernitana mette in evidenza molta confusione e disunione tra i reparti dove nessuno pare sappia trovare soluzioni alternative che andare sulle fasce e sperare che Dia o Piatek tirino fuori il coniglio dal cilindro.

Il Benevento insegni, il vento può cambiare in qualsiasi momento e al momento le vele granata sembrano ammainate. Arenarsi è sempre possibile, ma è indispensabile che si ponga rimedio in questa lunga sosta. Davide Nicola ha purtroppo perso o comunque non riesce più ad impartire le sue maggiori caratteristiche messe in mostra con tanto ardore lo scorso anno: grinta e ferocia agonistica nonché attaccamento alla maglia, offesa quest’oggi al cospetto di quasi 3.000 cuori al seguito.

Niente spazio dunque ai sentimentalismi, bisogna prendere delle contromisure adatte prima che il gioco sfugga di mano.
Fabio Falcone

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