Bidelli e prof falsi assunti nelle scuole dell’Agro, sequestrati due milioni di euro

Chiusa l’inchiesta della procura di Nocera e della sezione di pg dei carabinieri su una gang che avrebbe fatto risultare false assunzioni di 1.500 tra docenti e personale Ata per assicurare maggiori punteggi nelle graduatorie

Per 1.500 tra prof e bidelli era stato più facile ricevere incarichi annuali, perlopiù al Nord e quindi, dopo tre o quattro anni avere il trasferimento in Campania. Come hanno fatto? Semplice, una gang formata da un 49enne consulente del lavoro di Castellammare di Stabia, O.A. le sue iniziali e otto titolari di alcune scuole paritarie delle due Nocera, Angri, Castel San Giorgio e Scafati. Gli otto titolari sono: il 50enne G. L. residente a Corbara, la 59enne A.B. di Pagani, la 33ene R.F. di Pagani, il 54enne E.O. di Sarno, la 55enne G.M. di Angri, il 53enne A.B. di Scafati, il 66enne A.N. di Angri e il 44enne E.C. di Salerno avrebbe assicurato false assunzione nei loro istituti in modo tale da far maturare il punteggio e quindi avere titolo di entrare nelle graduatori di Terza fascia a livelli alti e quindi ricevere l’incarico nelle scuole. Alcune di queste scuole non esistono più. In molti casi, avevano preso il “posto” marito e moglie dell’Agro nocerino e della Valle dell’Irno, con intere famiglie che si erano trasferite al nord Italia. Un sacrificio temporaneo, prima di maturare il requisiti per il trasferimento al Sud. L’inchiesta del pm Angelo Rubano e della sezione di pg dei carabinieri, all’epoca comandata dal luogotenente Alberto Mancusi, oggi vede una primo risultato investigativo con il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di due milioni di euro emesso a carico di nove indagati per associazione per delinquere e emissioni di fatture per operazioni inesistenti, attraverso compensazione di crediti Iva.

IL SEQUESTRO
I carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria, al comando del luogotenente Zenna hanno eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari reali – emessa dal Gip del Tribunale di Nocera Inferiore su richiesta della Procura – con la quale è stato disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di due milioni di euro circa a carico – come scrive il comunicato stampa della procura, dando come inziali prima il cognome e poi il nome – del consulente del lavoro A. O. e dei titolari di scuole paritarie L. G., B. A., F. R., O. E., M. G., B. A., N. A. e C. E. con sede nell’Agro nocerino-sarnese. È stato, inoltre, notificato ai 9 indagati avviso della conclusione delle indagini preliminari per i reati associazione per delinquere, falso, abuso d’ufficio ed indebita compensazione di crediti inesistenti.

LA GENESI DELL’INDAGINE
L’attività investigativa ha avuto origine dalla relazione ispettiva redatta dagli Ispettori della Sede INPS di Nocera Inferiore, dalle cui verifiche era emersa una evidente sproporzione tra le reali esigenze delle scuole paritarie ispezionate, rispetto alla forza lavoro che risultava assunta a seguito dell’emanazione del bando per l’aggiornamento della graduatoria di Terza Fascia del MIUR pubblicato in data 30/08/2017. Dalla documentazione acquisita dalla P.G. è emerso che tra il gennaio 2012 ed il 30/10/2017 il consulente del lavoro A.O., con la complicità dei legali rappresentanti delle scuole paritarie, aveva instaurato fittizi rapporti di lavoro per 1.503 soggetti. I soggetti assunti avevano poi dichiarato falsamente – nella loro domanda di inserimento per l’aggiornamento della graduatoria di Terza Fascia del MIUR – di aver prestato servizio presso le predette scuole paritarie, titolo che, valutato ai fini del punteggio, risultava determinante per l’assunzione presso le scuole pubbliche. Tale meccanismo fraudolento faceva quindi lievitare la loro posizione in graduatoria, penalizzando in questo modo altri lavoratori che si sono visti scavalcare dai 1.503 furbetti.

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