Un’altra protesta della Casa di Cura di Nocera Inferiore
La Regione o la direzione generale dell’Asl chiamate a risolvere definitivamente la vertenza tra la Casa di Cura Angrisani – Villa dei Fiori di Nocera Inferiore e gli uffici della stessa Azienda sanitaria locale che non avevano autorizzato l’extra budget, il superamento dei tetti di spesa della struttura accreditata.
LA RIUNIONE IN PREFETTURA
La riunione in prefettura ha passato la palla alla Regione o all’Asl, ma da Palazzo Santa Lucia ha demandato il direttore generale a chiarire definitivamente se i tetti di spesa per singola struttura accreditata possa essere o meno superata se i degenti vogliono rivolgersi a quel centro, anche quando ha raggiunto la massima disponibilità per l’anno in corso.
Un’ordinanza del tribunale di Nocera in merito ad un ricorso già ha detto di no al superamento del tetto di spesa, in base alle sentenze della Cassazione e del Consiglio di Stato, ed ora il manager dell’Asl Gennaro Sisto dovrà assumersi l’onere di aprire una breccia che poi potrebbe essere invocata anche in altri ambiti della sanità accreditata, come i laboratori di analisi, con il rischio di far saltare la programmazione specifica e quindi i bilanci della Sanità.
ALTRA POLEMICA
Intanto, il distretto sanitario n.60 di Nocera ha comunicato ai degenti o ai loro tutori i centri dove possono andare per le cure riabilitative che non possono essere somministrare Villa Dei Fiori e i relativi contatti. Sul piede di guerra Villa dei Fiori contro i funzionari dell’Asl, stretti da un lato dallo stop alle cure che può somministrare la casa di cura di Nocera e dall’altro dal dover assicurare le cure ai degenti (per settimane il Distretto è stato accusato di aver abbandonato i malati al loro destino). Villa Dei Fiori ha segnalato il Distretto per violazione dei diritti dei malati all’organo di Vigilanza dell’Asl.
LA LETTERA
La Casa di Cura Angrisani sostiene che la raccomandata inviata ai pazienti sia «fuorviante», numero dei pazienti scesi dai paventati 250 nei giorni scorsi a 145. Nella raccomandata del Distretto, sottolinea Villa Dei Fiori, si scrive che si restituisce ai pazienti o ai genitori «il Progetto Riabilitativo, sino ad oggi non ritirato dalla S.V., a favore dell’utente …, unitamente all’elenco delle strutture riabilitative che al 31/12/22 presentano ancora disponibilità di prestazioni ambulatoriali e domiciliari. Successivamente si invita la S.V. Ad accedere presso gli sportelli di questa U.O. per il rilascio dell’autorizzazione».
Tutto questo per la casa di cura nocerina sarebbe fuorviante ai danni dei malati perché gli si fa credere che possono andare “per il rilascio dell’autorizzazione”, ma non è così. «Gli viene dato un elenco dei 30 centri con i telefoni facendo credere che possano scegliere dove andare. Non è così: 18 centri sforano. Come accertato dalla Asl già nel 2020 praticamente tutti hanno una lunga lista di attesa. I tre centri che non si sa se ce l’abbiano sono a 100 chilometri di distanza.
I due centri indicati pubblicamente dalla dr.ssa Gentile come centri in grado di accogliere i pazienti in realtà non potranno farlo, perché hanno anche loro una lunga lista di attesa. Se anche ci fosse, e non c’è, un centro disponibile ad iniziare subito la terapia il paziente dovrebbe affrontare il lunghissimo iter medico-burocratico di almeno cinque passaggi, se non nove. Ci vorrebbero mesi».