Troppi ricoveri all’inizio dell’anno, dipendenti sotto stress e poi finiti in cassa integrazione
Caso “Montesano” a Roccapiemonte: Cgil, Cisl e Uil scrivono al Prefetto e al Direttore generale dell’Asl Salerno, al dirigente del distretto sanitario n.60. agli Amministratori Delegati Gruppo Silba per comunicare la proclamazione dello stato di agitazione del personale dipendente del Centro Montesano e della richiesta attivazione tavolo di raffreddamento.
LA LETTERA DEI SINDACATI
«Le scriventi Organizzazioni Sindacali hanno appreso che i dipendenti del Centro Montesano – Gruppo SILBA sono stati collocati in Cassa Integrazione, e a tal proposito hanno chiesto e ottenuto un incontro con la proprietà, che si è tenuto in data 13 ottobre u.s. come da verbale allegato, nel corso del quale l’Amministratore Delegato Giovanni Di Giura ha riferito che un eccessivo numero di ricoveri richiesti dagli ospedali del servizio sanitario pubblico ha fatto sì che il budget assegnato si sia esaurito nel mese di agosto u.s..
Sempre l’Amministratore Delegato ha comunicato che questo surplus di ricoveri è stato prontamente segnalato, nel mese di aprile, sia alla Regione Campania che all’ASL Salerno, chiedendo a quest’ultima di stanziare gli ulteriori fondi messi a disposizione dalla Regione al fine di smaltire le liste d’attesa. L’ASL, dal canto suo, ha sospeso le autorizzazioni ai ricoveri e i relativi accreditamenti economici alla struttura; tale decisione è stata motivata probabilmente, a detta dell’ASL, dallo sforamento dei tetti di spesa.
Le scriventi OO.SS. sono costrette a denunciare, come già fatto in altre strutture private accreditate, il fatto che tra i soggetti – acquirente e fornitore – delle prestazioni sanitarie accreditate, gli unici a subire conseguenze drammatiche sono i lavoratori i quali, quando vi è un surplus di lavoro, sono costretti ad aumentare esageratamente i propri carichi di lavoro, per poi essere messi addirittura in cassa integrazione a seguito delle diatribe sopra riportate, che creano un ulteriore danno alle casse pubbliche, dal momento che la cassa integrazione è finanziata anche dallo Stato, come del resto la Sanità Privata Accreditata. Pertanto si chiede a Sua Eccellenza il Prefetto di Salerno di riunire le parti al fine di comprendere a chi deve essere ascritta la responsabilità sulla garanzia dei livelli occupazionali spalmata sull’intero anno solare.
Le scriventi OO.SS. chiariscono che laddove non ci fosse un esito positivo all’incontro, proclamerebbero lo sciopero generale di tutto il personale dipendente, denunciando tutti quei comportamenti non conformi alla legge, ai contratti sottoscritti e anche eventuali inadempienze dei funzionari pubblici In attesa di ricevere la relativa convocazione, l’occasione è gradita per porgere cordiali saluti».