L’ex sindaco facente funzioni, oggi consigliere di opposizione, fa chiarezza sulla vicenda
Il tema mercato ortofrutticolo continua ad essere all’ordine del dibattito politico locale. A fare ulteriormente chiarezza la consigliera di minoranza Anna Rosa Sessa: “Nell’aprile 2016 la Regione Campania trasferisce la titolarità del Mercato Ortofrutticolo ai comuni di Pagani, per l’87 per cento, e di Nocera Inferiore, per il 13 per cento. Dopo quasi quattro anni di immobilismo in cui non arriva alcuna decisione e il Mercato sprofonda in una liquidazione “sine die”, a luglio 2019 l’amministrazione Gambino – di cui sono Vicesindaco – chiede, a fronte di una stima tecnica, 1milione e 200mila euro al Consorzio Ortofrutticolo per i canoni non pagati dal 2016 al 2019 e comincia, contemporaneamente, a lavorare per fuoriuscire dalla liquidazione”.
Sessa, dopo aver fatto una breve cronistoria relativa alla precedente amministrazione, aggiunge: “A maggio 2021, l’amministrazione De Prisco, con il voto anche delle minoranze, vota una “superflua” acquisizione del Mercato nei beni comunali, contro il parere dell’ufficio tecnico secondo cui il bene era già acquisito da tempo, annunciando in consiglio comunale una convenzione a farsi con il Consorzio sulla cui scia sarebbero stati chiesti i canoni di locazione della struttura. A luglio 2022, a distanza di un anno e senza la sottoscrizione di alcuna “tanto decantata” convenzione, l’attuale amministrazione comunale chiede al Consorzio Mercato 1 milione 993mila euro per i canoni dal 2016 al 2022, salvo poi tornare indietro e chiedere solo un’annualità per un importo pari a 352000 euro (e non 150mila come dichiarato dal Sindaco). Il Consorzio Ortofrutticolo fa ricorso al TAR che demanda al tribunale civile la questione”.
L’ex vicesindaca rivendica il lavoro svolto in passato e punta il dito sulle attuali scelte dell’amministrazione: “Perché continuare a parlare del passato e non assumersi la responsabilità dei propri atti e delle proprie scelte? E’ giunto il momento di evitare le chiacchiere e cominciare a fare i fatti. Il mercato ha bisogno di una svolta: per i concessionari, per i dipendenti, per essere il vero polo economico del territorio. Ad oggi solo proclami. Non c’è ancora stato detto come e quando si uscirà dalla fase di liquidazione e cosa si ha intenzione di fare della gestione e della struttura. Si chiedono lumi”.
Rd