Dure condanne per “Zi’ Catello”. Gli assuntori erano di Pagani, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Sarno, San Valentino Torio, Angri, Pompei, Sant’Egidio del Monte Albino. Un giro di droga e prostituzione al centro dell’inchiesta
A gennaio la maxi operazione antidroga dei carabinieri nelle province di Salerno, Napoli e Cosenza con 22arresti, ieri le prime pesanti condanne in abbreviato. La Dda di Salerno ha indagato, a vario titolo, per i reati di “associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione e spaccio di droga di varia tipologia”. Ieri le prime condanne.
Base operativa del gruppo era a Pagani e si estendeva anche all’Agro nocerino, al Napoletano e al Cosentino.
I militari del Comando provinciale di Salerno e in particolare quelli del Reparto territoriale di Nocera, agli ordini del tenente colonnello Rosario Di Gangi, hanno indagato su un’organizzazione egemone a Pagani e operante nell’intero comprensorio.
I NOMI DEI CONDANNATI IN PRIMO GRADO (non tutti sono condannati per vicende degli stupefacenti).
AUFIERO Alessandra (cl. 89) di Sarno: 4 anni e 6 mesi di reclusione
BOVINO Cosimo (cl. 87) residente a Sant’Egidio del Monte Albino, domiciliato a Pagani: 9 anni e 7 mesi.
CAMERLENGO Liberata Cinzia (cl. 91) di Pagani: 6 anni e 8 mesi.
COLELLA Ilaria (cl. 94) di Nocera Inferiore: 6 anni.
FERRANTE Giovanni (cl. 83) di Nocera Inferiore domiciliato a Pagani: 7 anni e 3 mesi.
FERRARA Fortunata (cl. 62) di Pagani: assolta.
FORINO Giovanna (cl. 78) di Pagani: 10 anni e un mese.
IANNELLI Giovanna (cl. 88) di Castel San Giorgio: 4 anni e 11 mesi.
LEPORE Serena (cl. 89) di Salerno: 2 anni e 10 mesi.
MARCONE Bonaventura (cl. 89) di Pagani, domiciliato a Sant’Egidio del Monte Albino: 7 anni e 5 mesi.
NOVI Andrea (cl. 86) di Pagani: 6 anni e 8 mesi.
PEPE Andrea (cl. 94) di Pagani: 13 anni e 9 mesi.
PEPE Catello (cl. 62) di Pagani: 17 anni e 9 mesi.
SILVESTRI Giannantonio, (cl. 87) di Pagani: 15 anni e 5 mesi.
TOSCANO Martina, (cl. 97) di Pagani: 2 anni e 9 mesi.
I PARTICOLARI
L’indagine del pm Elena Guarino è stata originata dal lavoro investigativo dei carabinieri del reparto operativo di Nocera Inferiore su una fiorente attività di spaccio di droga, originata dell’esplosione, avvenuta nel luglio del 2019, di alcuni colpi d’arma da fuoco in direzione dell’autovettura in uso a un pregiudicato nocerino.
Secondo la prospettazione accusatoria, le indagini hanno evidenziato l’esistenza di un’organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti (prevalentemente cocaina e crack) promossa, organizzata e diretta dal 59enne Catello Pepe e dal 28enne Andrea Pepe, entrambi paganesi legati da rapporti di parentela.
Un importante ruolo organizzativo, in posizione direttamente subordinata ai predetti capi e con funzioni di raccordo e coordinamento della componente operativa di base, sarebbe stata svolta da Giannantonio Silvestri ritenuto titolare di compiti di reclutamento – dietro offerta di compenso – di altri spacciatori (che affiancava nelle fasi iniziali), di consegna a domicilio ai vari clienti e di rifornimento di altri pusher.
DROGA E SESSO
Due importanti “piazze di spaccio” esistenti all’interno di due abitazioni di Pagani, dove si svolgeva attività di meretricio sovente legata al consumo di stupefacenti.
LA CONSEGNA DELLA DROGA
Le consegne delle dosi avveniva prevalentemente a domicilio degli acquirenti da parte di una rete di 22 pusher attiva permanentemente sulla base di organizzazione in turni continuativi. La droga veniva consegnata in piccoli quantitativi per eludere le indagini e i rischi in caso di controlli delle forze dell’ordine. I quantitativi minimi per le singole consegne venivano occultati prevalentemente nel cavo orale o nelle parti intime.
MOLTE DONNE INDAGATE
Impegnate nell’attività di spaccio 10 donne, tutte arrestate a gennaio scorso.
I CLIENTI
L’ampio bacino di acquirenti riforniti a domicilio era distribuito capillarmente in pressoché tutti i comuni dell’Agro nocerino – sarnese e, in particolar modo, tra Pagani, Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Sarno, San Valentino Torio, Angri, Pompei, Sant’Egidio del Monte Albino.
LE INDAGINI
Diverse centinaia gli episodi di detenzione, cessione e/o compravendita di stupefacenti, riuniti in 30 distinti capi d’imputazione che si riferiscono ad un totale di 229 episodi di cessione. Nel corso dell’attività investigativa, a riscontro delle risultanze emerse dalle intercettazioni e a seguito di appositi servizi di osservazione, pedinamento e controllo, sono state effettuate perquisizioni personali e locali e conseguenti sequestri di sostanze stupefacenti (per oltre 200 dosi, prevalentemente di cocaina) con contestuale arresto in flagranza o deferimento in stato di libertà a carico di complessivi 24 soggetti per i reati di detenzione ai tini di spaccio di sostanze stupefacenti, nonché numerosi altri sequestri amministrativi a carico di acquirenti-assuntori e correlate segnalazioni alla Prefettura di Salerno degli assuntori. Dal volume delle sostanze smerciate nel periodo di svolgimento dell’indagine, è stato calcolato un flusso di introiti per l’organizzazione ammontante a circa 4 milioni di euro l’anno.