Dia scaccia fantasmi, Nicola salva la panchina

La Salernitana vince al 90° minuto sul Verona, Cioffi nei guai

Domenica ad alta tensione quest’oggi allo stadio Arechi di Salerno. Va in scena Salernitana Verona, due squadre accomunate dal medesimo obiettivo, la salvezza, e dal medesimo score, quello di vivere un momento tutt’altro che positivo sul piano dei risultati. Le panchine di Nicola e Cioffi traballano ed un eventuale sconfitta potrebbe far propendere per un ribaltone.

Su questi propositi nasce una partita bloccata e contratta in cui le due squadre cercano prima di non prenderle per poi cercare di sfondare in contropiede o affidandosi alla giocata del singolo. Ed è proprio da una triangolazione dei due attaccanti granata, Bonazzoli e Piatek, che nasce il vantaggio della Salernitana. L’attaccante polacco si infila in aria e con estrema freddezza batte l’incolpevole Montipo.

La partita continua ad offrire lo stesso spettacolo, il centrocampo Granata regge i continui attacchi veronesi grazie ad un suntuoso e onnipresente Koulibaly e grazie all’enorme lavoro in fase difensiva dei due attaccanti granata chiamati agli straordinari per aiutare un inedita quanto inesperta difesa. La ripresa è leggermente a favore del Verona chiamato a rincorrere quantomeno il pareggio.

La Salernitana ha speso tanto ma riesce comunque a non disunirsi ed a restare corti e compatti. Purtroppo il pareggio veneto capita su un errore di marcatura del giovane Pirola, sostituto inaspettato di Lovato che aveva accusato un problema alla caviglia nel riscaldamento. A quel punto l’allenatore granata cambia l’intero pacchetto offensivo inserendo Dia e Botheim in luogo di Bonazzoli e Piatek che avevano speso moltissimo e non riuscivano più a tenere alto il baricentro della squadra.

La partita torna in parità sul piano del gioco e il pareggio sembra essere il risultato più giusto ma al 90° minuto, i due attaccanti granata combinano un’azione al limite dell’area veronese e Dia fa partire un sinistro a giro che si insacca a fil di palo: è 2 a 1. Esplode di gioia l’Arechi che potrebbe anche non dover soffrire fino al 98 minuto perché poco dopo il goal del momentaneo vantaggio, Dia si invola nuovamente in area e viene atterrato per un calcio di rigore netto non convalidato dall’arbitro che non consulta nemmeno il Var. Ma finisce così, la Salernitana batte il Verona 2 a 1 e sale momentaneamente all’undicesimo posto in classifica.

Questa volta Davide Nicola riesce a fare di necessità virtù, schierando una squadra guardinga e meno esposta alle offensive avversarie. Una compagine matura deve saper attaccare, ma soprattutto difendersi e capire quando farlo. La Salernitana era orfana nuovamente di un giocatore come Bohinen in grado di dettare i tempi di gioco e al suo posto è stato schierato Radovanivic che non giocava da più di un mese per infortunio. Mancava Fazio, l’uomo più esperto della difesa e Lovato.

I giocatori sono riusciti comunque a restare concentrati ad a sopperire alle defezioni facendo gruppo. La Salernitana non ha dominato il Verona, la partita è rimasta in bilico fino alla fine, ma l’atteggiamento è stato quello giusto, forse ritrovato delle prime partite in cui l’aggressività era la caratteristica principale. È presto per dire se la Salernitana e il suo allenatore si siano scrollati di dosso la superficialità della debacle si Sassuolo ed è presto per capire se le qualità mostrate oggi possano durare per l’intero arco del campionato ed essere dosate partita dopo partita dimostrando finalmente la maturità di una grande squadra.

Per ora il pubblico granata si gode questa vittoria che vale triplo, sia per come è avvenuta sia perché su una diretta concorrente. E poi per supporter granata è stato bello vincere quando c’è una rivalità calcistica tra due tifoserie che in passato non si sono proprio amate. Adesso all’orizzonte c’è l’Inter di Inzaghi, partita tutta da vivere con umiltà e soprattutto intelligenza. Nessun risultato è scontato, ma non sono queste le partite da vincere a tutti i costi e tornare da San Siro con altri infortunati o qualificati sarebbe stupido. La Salernitana deve andare a Milano a divertirsi cercando di offrire uno spettacolo degno della cornice di pubblico che la seguirà. Poi nel calcio, mai dire mai.
Fabio Falcone

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