Violenza sessuale su un alunno 12enne, arrestata prof.ssa nel Beneventano

La docente è stata sospesa, lo aveva costretto ad avere rapporti sessuali. Altri elementi di una turpe vicenda

È stata sospesa dalla scuola e arrestata una 38enne professoressa della provincia di Benevento accusata di abusi sessuali nei confronti di un alunno di 12 anni. La Procura di Benevento ha chiesto e ottenuto dal gip gli arresti domiciliari per la donna che risiede ad Arpaia, nel Sannio, e insegna in una scuola secondaria di primo grado. Il reato contestato è la violenza sessuale aggravata: la donna, abusando della propria autorità, avrebbe indotto l’alunno a compiere e subire atti sessuali, sia in classe che virtualmente con messaggi, video e audio su Whatsapp.

LE INDAGINI E LA SCOPERTA DI UNA STORIA ORRIBILE
Le indagini sono scattate a fine marzo dopo la denuncia della preside, seguita da quella dei genitori della giovanissima vittima. Gli inquirenti hanno raccolto elementi di prova contro l’insegnante che, abusando della propria autorità, avrebbe costretto il 12enne a subire atti sessuali. L’insegnante, secondo quanto ricostruito, approfittando della vicinanza fisica in classe e dello stato di soggezione del proprio alunno, era riuscita a instaurare con il ragazzino prima un rapporto di ‘predilezione’ in classe che ben presto ha lasciato spazio a messaggi, video, audio, inviati attraverso Whatsapp.

La donna chiedeva in maniera esplicita che il 12enne le inviasse foto pornografiche. Il 12enne, secondo quanto ricostruito, è stato vittima di atti sessuali sia in classe sia telematicamente, anche fino a tarda notte. Gli arresti domiciliari, con divieto assoluto di ogni forma di comunicazione con i minori con qualsiasi mezzo compreso telefonino, internet e social, sono stati ritenuti necessari perché la donna è apparsa non in grado di autoregolare i propri impulsi sessuali.

LA SOSPENSIONE
A quanto si apprende da fonti del ministero dell’Istruzione, la docente coinvolta risulta già sospesa a seguito della segnalazione del dirigente scolastico e l’Ufficio scolastico regionale sta continuando a seguire da vicino la vicenda.

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