Lecce corsaro all’Arechi, stop alla striscia di risultati utili consecutivi per i Granata

Non brilla la Salernitana all’Arechi, la squadra appare stanca e appagata

Non riesce alla Salernitana la conquista del sesto risultato utile consecutivo in serie A. La compagine del Cavalluccio Marino cade in casa 1 a 2 a favore del Lecce. Eppure partono bene i Granata che in pochi minuti sfiorano il goal con il solito Pasquale Mazzocchi fresco di convocazione in nazionale ed il goal annullato per fuorigioco millimetrico a Lassana Coulibaly.

Ma dopo un quarto di gara, i granata sembrano già sulle gambe. Un Lecce compatto e ben messo in campo, gioca la sua onestà partita cercando di colpire in contropiede e vi riesce proprio sul finale del primo tempo quando l’attaccante salentino Ceesay si invola verso la porta finalizzando un lancio dalle retrovie che attraversa tutto il campo, driblando portiere e difensore ed è 0 a 1. Il secondo tempo parte allo stesso modo del primo.

La Salernitana entra con la giusta rabbia e prova a schiacciare il Lecce nella propria metà campo. La fortuna questa volta aiuta i granata. Su un cross in area salentina Gonzalez spazza direttamente nella propria porta, autogoal ed è 1 a 1. Ma il Lecce non sembra accusare il colpo, non si disunisce e sembra avere il pallino del gioco. La Salernitana appare sia stanca che appagata, i rincalzi non sembrano avere la giusta fame.

Strefezza invece, neo entrato per i salentini, sale da subito in cattedra ed impiega pochi minuti per inventarsi un tiro a giro che si insacca alle spalle di un incolpevole Sepe ed è 1 a 2. Siamo all’83 esimo minuto, il tempo per rimettere le cose apposto ci sarebbe ma finisce così. L’analisi della partita è tutta in due concetti fondamentali per le quadre che hanno poca esperienza nel campionato di serie A: testa e consapevolezza.

Entrare con la giusta determinazione è importante ma ancora più importante è mantenerla per l’arco dei 90 minuti ed oltre, i cali di tensione a questi livelli si pagano caro e molte volte il tempo non basterà per rimettere a posto una partita che sembra compromessa. La consapevolezza invece è cosa relativamente più giovane rispetto agli ultimi decenni, non esistono più le squadre cosiddette “materasso”.

Il calcio ormai si è livellato verso il basso e con la giusta concentrazione e determinazione chiunque può vincere o perdere nella singola partita. Il Lecce non è superiore alla Salernitana e guardando i valori in campo, possiamo affermare che sulla carta è decisamente inferiore la la fame ha fatto la differenza. Nulla è compromesso però, la Salernitana sta facendo comunque un ottimo campionato ed un passo falso fa parte del gioco a patto che si mantenga un profilo basso ed umile nei confronti di un obiettivo che almeno per quest’anno resta primario: la salvezza.

Adesso la palla passa all’allenatore Davide Nicola chiamato ad entrare nella testa dei suoi giocatori per cercare di capire se è stata solo stanchezza o qualcosa di diverso. Adesso arriva la sosta, nulla di più provvidenziale per aggiustare alcuni automatismi e mettere benzina nelle gambe dei giocatori più in ritardo e recuperare gli infortunati.

Quest’anno il campionato sarà diverso da tutti gli altri, i mondiali porteranno in dote stanchezza e infortuni e quello che si farà prima, potrebbe essere decisivo o quasi. Testa al campo quindi e niente voli pindarici, la Salernitana è forte e saprà risollevarsi.
Fabio Falcone

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