In otto sarebbero coinvolti in una serie di attentati. Le nuove alleanze criminali
Eseguita dai carabinieri del reparto territoriale di Nocera Inferiore un’ordinanza applicativa di misure cautelari della detenzione in carcere e degli arresti domiciliari emessa, su richiesta della Dda di Salerno a carico di nove persone alle quali sono stati contestati a vario titolo i reati di associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione, detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo ed esplosivi ed altri, in gran parte aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose.
Il provvedimento cautelare, basato sulle risultanze di un’attività investigativa svolta dalla Tenenza Carabinieri di Pagani su delega della Direzione Distrettuale Antimafia ha ritenuto la perdurante operatività, almeno fino al 2019, di un sodalizio camorristico operante in Sant’Egidio del Monte Albino e nei comuni limitrofi, denominata “’Zi Maist- Quelli di San Lorenzo”, storicamente capeggiato, conte attestano sentenze irrevocabili di condanna, da un’esponente che vantava una lontana parentela con la famiglia Iannaco-Sorrentino.
Detto sodalizio dapprima (primi anni ’80) si poneva in posizione di neutralità – nel più ampio panorama delle alleanze regionali – rispetto alla contrapposizione tra Nuova Camorra Organizzata e Nuora Famiglia, successivamente schierandosi con quest’ultima a seguito dell’omicidio di Mario Iannaco. Gli indagati non hanno rapporto con gli Iannaco se non di lontana parentela.
GLI ARRESTATI
Indagati sottoposti a CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE:
1. ALFANO Gennaro, nato a Sant’Egidio del Monte Albino (SA) il 03.02.1973 (già detenuto);
2. ATTIANESE Gaetano, nato a Pagani (SA) il 29.12.1996;
3. MAIORINO Raffaele, nato a Sant’Egidio del Monte Albino (SA) il 01.07.1980 (già detenuto);
4. MALVONE Giuseppe, nato a Boscoreale (NA) il 03.10.1961 (già detenuto);
5. NICOSIA Eliodoro, nato a Nocera Inferiore il 02.01.1989;
6. TRAPANI Ferdinando, nato a Sant’Egidio del Monte Albino (SA) il 17.07.1966.
Indagati sottoposti alla misura degli ARRESTI DOMICILIARI:
7. ATTIANESE Gianluca, nato a Nocera Inferiore (SA) il 13.09.1983 (già detenuto);
8. SORRENTINO Marco, nato a Pagani (SA) il 24.02.1975, residente a Sant’Egidio del Monte Albino in via Falcone n. 17, coniugato, disoccupato.
LE PERQUISIZIONI
I carabinieri del Reparto territoriale di Nocera Inferiore, al comando del tenente colonnello Rosario Di Gangi, hanno eseguite anche decine di perquisizioni questa mattina, con l’ausilio di un elicottero in vari comuni dell’Agro nocerino.
LE INDAGINI
Le indagini, svolte attraverso attività di intercettazione telefonica ed ambientale, servizi di osservazione, perquisizioni, sequestri, acquisizioni documentali, accertamenti tecnico-scientifici ed escussione di persone offese, sono iniziate nei primi mesi di febbraio del 2018 e sono state originate dal susseguirsi di attentati ai danni di attività commerciali, mediante ordigni esplosivi artigianali, il primo dei quali in danno di una rivendita di materiale elettrico.
Tra le principali attività delittuose contestate, allo stato delle investigazioni, al sodalizio camorristico, oltre alla consumazione degli attentati di cui sopra, prodromici ad una capillare attività estorsiva, si evidenziano ulteriori reati di usura, rapina, furti e ricettazione di merce di provenienza illecita nonché di detenzione di armi da sparo e materie esplodenti. II provvedimento cautelare ha evidenziato la sussistenza di una diffusa situazione di omertà, desumendola dal comportamento degli imprenditori oggetto di attività estorsiva, ritenendola elemento sintomatico della esistenza dell’associazione camorristica e della sua perdurante operatività nel sopra indicato contesto territoriale.
LA PERICOLOSITÀ
Il provvedimento cautelare eseguito in data odierna, al pari di precedenti analoghi provvedimenti cautelari in uno con l’esecuzione di sequestri e confische di prevenzione per pericolosità qualificata, nell’Agro nocerino-sarncse, costituisce ulteriore fase di contrasto esercitata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno in uno con le varie Forze dell’Ordine, finalizzata alla ricostruzione della presenza ed attuate operatività sul territorio di organizzazioni camorristiche autoctone e non solo, per come erroneamente ritenuto da tempo, di ingerenze criminali sul territorio da parte di organizzazioni del napoletano.
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