La storia del prof Carmine Milite
Pochi mesi dopo il suo diploma, a 19 anni era già un docente. Pochi mesi prima era uno studente che doveva affrontare l’esame di stato, poi è andata dietro quella cattedra per insegnare a quelli che erano praticamente i suoi coetanei. E dopo tre anni di supplenze, ha iniziato l’anno scolastico come docente di ruolo di Grafica e Comunicazione.
Il protagonista di questa storia è Carmine Milite, 24 anni originario di Cava dei Tirreni, diplomatosi nel 2016 all’ITIS Della Corte Vanvitelli della città metelliana. «Il mio fu un indirizzo sperimentale al quale mi appassionai subito molto-racconta Carmine Milite-di questo devo ringraziare la nostra dirigente, la professoressa Franca Masi che nell’ anno scolastico 2011/2012 ebbe l’intuito di istituire presso l’istituto Della Corte – Vanvitelli il nuovo indirizzo di Grafica e Comunicazione.
Era una materia nuova, innovativa e soprattutto al passo con i tempi, furono cinque anni fantastici di formazione durante i quali capii, piano piano, che il mio futuro potesse essere proprio l’insegnamento di quella materia che tanto mi aveva appassionato. E così, appena ottenuta la maturità, grazie anche ai consigli ed all’incoraggiamento di mia madre, docente di lettere, ho iniziato subito ad insegnare. A 19 anni fare la valigia e andare ad 800 km da casa, dove non conoscevo nessuno, non è stato facile ma posso dire, a distanza di qualche anno, di essere soddisfatto di quella scelta.
Spero che la mia storia possa essere da stimolo a quanti hanno difficoltà ad immaginare il loro futuro e semmai anche a staccarsi dal proprio ambiente e dai propri familiari ed amici». Carmine Milite da luglio è risultato vincitore di concorso ed ora risiede a Varese dove è in attesa di conoscere la scuola dove andrà ad insegnare Grafica e Comunicazione e di firmare così il suo contratto a tempo indeterminato.
«Ricordo il mio primo giorno da prof. – racconta ancora Carmine Milite-i miei colleghi mi scambiavano per uno studente ed i miei studenti facevano fatica a credere che fossi proprio il loro docente. Devo dire di essere subito riuscito ad integrarmi e di essere diventato per i miei “ragazzi” una sorta di esempio. Con loro ho un ottimo rapporto, mi piace scherzare con loro ma quando c’è da studiare non faccio sconti a nessuno. Ho fatto capire ai ragazzi che c’è un tempo per divertirsi ed un altro per impegnarsi, che i due tempi possono e devono coesistere ma l’uno non deve interferire con l’altro.
Spero di essere un buon docente e di far appassionare i miei studenti non solo alla mia materia ma allo studio in generale. Mentre insegnavo ho infatti continuato a studiare laureandomi in Economia Aziendale. Non mi ritengo un ragazzo prodigio, ho solo seguito un mio sogno e l’ho realizzato. Sono stato un ragazzo con la valigia ed anche se ora sono residente a Varese spero un giorno di poter tornare a casa e magari insegnare proprio al Della Corte-Vanvitelli dove mi sono formato»-ha concluso il giovanissimo docente.
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