Nessuna azione per salvaguardare l’ospedale ed il trasporto ferroviario
L’ospedale Umberto I ed il trasporto ferroviario sono scomparsi improvvisamente dall’agenda politica locale. Sembra quasi che la città di Nocera Inferiore venga lasciata al proprio destino, in caduta libera, senza che nessun politico nostrano dica qualcosa, oppure, alzi un dito.
Eppure, più di qualche mese fa, la struttura ospedaliera è stato l’oggetto principale della campagna elettorale, con tanto di proclami e annunci sul da farsi, soprattutto per risolvere quelle criticità che attanagliano il presidio sanitario: carenza di personale, rafforzamento verso il Dea di II livello. Vero è che i sindaci non possano fare molto in tema ospedaliero, ma una azione coordinata dei primi cittadini dell’Agro, per chiedere aiuto e supporto alla Regione sulle ataviche criticità, avrebbe sicuramente smosso qualcosa. E, invece, nulla. Attualmente a difendere il reparto sanitario pubblico la sola città di Sarno, con sindaco, parlamentari e comitati in campo, per salvare il presidio sarnese. Insomma, Sarno si muove, Nocera resta ferma. La scorsa amministrazione nocerina quella con Torquato, sindaco in testa, ha più volte sollecitato i vertici sanitari locali e regionali a mostrare più attenzione per l’Umberto I chiedendo soluzioni a breve e lungo termine. La stessa commissione comunale per la Sanità retta dal dottor Vincenzo Stile è intervenuta spesso sul tema. E adesso? Niente.
Non parliamo del fronte trasporti. Qui l’argomento non interessa nessuno, in particolare quello su strada ferrata. Se in un recente passato si marciava con sindaci e comitati per chiedere miglior funzionalità, sino ad interagire con la Regione Campania, in questi mesi e soprattutto in questi giorni, nonostante i disagi e l’annuncio dei lavori con chiusura della tratta da Torre Annunziata a Nocera Inferiore da fine agosto al 30 ottobre, nulla si è mosso e nessun politico ha manifestato disappunto.
Inoltre, nemmeno la Conferenza permanente dei sindaci dell’Agro e della Valle Metelliana, si è espressa sulle due tematiche. Infine, con le elezioni nazionali alle porte, ospedale Umberto I e linea ferroviaria storica, sono stati cancellati completamente dal dibattito locale. Siamo in caduta libera e la politica cosa sta facendo? Perché e cosa dovrebbero votare il 25 settembre i cittadini di Nocera e dell’Agro per cambiare il destino del proprio territorio? E dopo il voto, cosa potrà ottenere il nostro comprensorio in termini di servizi? Se la politica c’è non attenda le elezioni, faccia qualcosa adesso.
Giuseppe Colamonaco