Dario Vassallo, fratello del Sindaco Pescatore ucciso nell’attentato del 2010, ufficializza la sua candidatura alla Camera dei Deputati con il M5S di Giuseppe Conte
“È una sfida per costruire un nuovo Cilento, per ridare dignità alla nostra terra e ai nostri giovani la possibilità di essere liberi di esprimersi. La mia candidatura con il M5S nel Collegio Uninominale Eboli Cilento per la Camera dei Deputati non è una semplice candidatura, ma assume un valore ancora più profondo, perché siamo consapevoli che, accanto alla responsabilità malavitosa dell’omicidio di Angelo Vassallo, mio fratello, c’è anche una responsabilità politica. È quella stessa politica che ha ostacolato il percorso politico di Angelo, è la stessa politica che ha reso arduo il percorso della Fondazione Vassallo nella ricerca della verità sulla sua morte. Contro quella politica che ha, per il momento, grandi responsabilità morali per l’uccisione del Sindaco Pescatore. Una Politica che va combattuta, aprendo un nuovo percorso”.
Con queste parole ufficializza la sua discesa in campo Dario Vassallo, presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore. Una dichiarazione d’intenti, coerente all’attività portata avanti negli anni alla ricerca della verità e per costruire una nuova visione di futuro, percorrendo chilometri attraverso tutto il Paese per incontrare i giovani e contribuire alla diffusione di una cultura della legalità.
«La mia candidatura vuole dare una spallata al sistema Cilento che ha imbrigliato il territorio e portato la gente a vivere una condizione di sudditanza medioevale – prosegue Dario Vassallo – La nostra è una sfida complessa di cui siamo consapevoli, ma è anche il punto di partenza per costruire un nuovo Cilento e per creare le condizioni per realizzare un nuovo modo di fare politica, che spezzi i metodi feudali di questi territori, che dia ai giovani la possibilità di essere liberi di potersi esprimere. Per dare dignità alle nostre famiglie e ai nostri figli che dobbiamo proteggere e cautelare. Nella vita arriva un momento in cui bisogna smettere di fare gli spettatori e scendere direttamente in campo in prima persona. Solo così possiamo offrire un contributo concreto per cambiare le cose. Ripeto, è il punto di partenza. Noi non consideriamo gli avversari nostri nemici, non ci interessa essere contro qualcuno, bensì ci interessa individuare un percorso giusto da condividere».
Il MoVimento 5 Stelle candida così chi mette al centro la lotta alle mafie e al crimine organizzato: «Il presidente Giuseppe Conte è stato l’unico, nelle sue funzioni da Premier, a scrivere alla Fondazione. Oggi è l’unico leader nazionale a partecipare alle nostre iniziative. Con la sua guida, i Cinque Stelle sono il movimento che più si avvicina alle idee ambientaliste di Angelo, sono gli unici che parlano di lotta alle mafie e ai sistemi di potere politico-mafioso sui territori».