A chiedere aiuto Carmine Oricchio primario del Sit di Nocera Inferiore
«Donare il sangue è un gesto d’amore e davvero può salvare una vita umana. Donate il sangue, fatelo prima di partire per le vacanze, perché così non arriveremo all’emergenza che purtroppo si registra sempre ad agosto e che in passato ci ha costretti a scegliere tra le operazioni più urgenti, quelle salvavita e coloro che, invece, hanno bisogno periodicamente di sangue per curarsi, e parlo dei malati affetti da patologie del sangue».
A lanciare l’appello, preoccupato dalla cronica carenza di sangue che si registra nei mesi estivi, è il dottor Carmine Oricchio, primario del Sit di Nocera Inferiore, il servizio di immunologia e trasfusioni dell’Umberto I.
«Grazie ad una serie di attività, non ultima la ristrutturazione della sala donatori del nosocomio nocerino, il centro donatori del nostro ospedale negli ultimi due anni, nonostante la pandemia, ha funzionato a pieno ritmo, consentendo all’Umberto I di diventare autonomo rispetto al fabbisogno di sangue – afferma Oricchio – tuttavia nei mesi estivi occorre sensibilizzare ulteriormente l’utenza, già particolarmente generosa, il grande caldo di questi giorni e le ferie, per molti già alle porte, non stanno giovando alle donazioni che rischiano di diminuire proprio quando ce n’è maggiormente bisogno.
Mi sento di tranquillizzare tutti i potenziali donatori, coloro che lo fanno già abitualmente, ma anche e soprattutto i nuovi donatori. A loro va spiegato che la donazione di sangue avviene in assoluta sicurezza, che prima di prendere il sangue vengono controllati tutti i parametri del donatore e solo chi si trova in una condizione ottimale di salute potrà donare il sangue.
«Quindi – ha concluso Oricchio – non abbiate alcun timore, perché donare il sangue, oltre a salvare vite umane, giova anche alla salute di chi compie questo gesto di grande altruismo e generosità. Sono i 15 minuti forse tra i meglio impiegati nella vita di una persona. Se non ci fossero i donatori davvero tante persone non potrebbero sopravvivere, da medico e da uomo mi sento di ringraziare tutti i cittadini dell’Agro, uomini e donne, giovani e meno giovani, che ci hanno consentito di diventare autonomi rispetto al fabbisogno di sangue e di aiutare perfino ospedali fuori regione».
La donazione di sangue intero, di plasma e di piastrine, effettuata da donatori volontari, consapevoli e non remunerati, riveste dunque una grande importanza per la gestione della salute pubblica. Con questo significativo atto il donatore può concretamente aiutare le persone che in un certo momento della loro vita hanno necessità trasfusionali e quindi bisogno di sangue a causa, per esempio, di un incidente, un trauma o per un intervento chirurgico.
La donazione comporta inoltre l’esecuzione di alcuni esami che controllano lo stato di salute; quindi il dono del sangue può essere considerato anche un importante momento di medicina preventiva per il donatore. «Donate!» – questo l’invito accorato del primario di Nocera Inferiore -.