Dal 29 luglio Positano e Minori magici palcoscenici delle opere di Rabarama

Il legame della scultrice, che vive e lavora a Padova, con la Costiera amalfitana

Rabarama, la scultrice Paola Epifani, è legata alla Divina Costiera. Appena allentatasi la stretta al turismo dovuta al Covid, ritorna in questi luoghi per lei “inspiring” con una mostra diffusa, in due tappe, fra due delle mete preferite dal turismo nazionale e internazionale. Lo fa col Patrocinio dei Comuni di Positano – e del suo sindaco, Giuseppe Guida – e di Minori, col sindaco Andrea Reale, l’alleanza organizzativa di PhilArt, presieduta da Alberto Lenzi e ItalianArtCollection di Maria Mucciolo e grazie a collocazioni spettacolari per le sue iconiche opere d’arte.

A Positano, infatti, sul sagrato davanti alla Chiesa Madre di Santa Maria Assunta verrà collocata “Im-plosione” (foto di coertina, ndr), un’opera densa di significati, dal colore memorabile, che, come testimonia la scultrice: “Racconta un’evoluzione: nella nostra vita, affrontiamo spesso situazioni in cui la reazione che mettiamo in atto, l’azione che svolgiamo, provoca inevitabili conseguenze. Tuttavia, per evitare esiti negativi, possiamo permettere al nostro “DNA”, alla nostra essenza, di modificarsi”.

Alle ore 12:00 di venerdì 29 luglio 2022 Rabarama incontrerà il sindaco Guida per l’avvio dell’exhibition che durerà fino al 20 ottobre. A Minori, sul pontile che si protende a mare, saranno due le opere installate: “Trans-Porto” e “Trans-Lettera”. Entrambe, secondo l’inconfondibile stile “rabaram-iano”, replicheranno i motivi dominanti del suo linguaggio artistico.

Rabarama-RTAlive

Trans-Lettera

Per Trans-Lettera, secondo il sentire dell’Artista: “La posizione di intensa riflessione può solo farci immaginare cosa questa figura stia pensando ed è proprio sulla trasmissione di messaggi diretti, svincolati da quella che è la barriera linguistica, che si incentra quest’opera.” Altrettanto intensi i motivi ispiratori, incentrati sul metalinguaggio, di Trans-Porto.

Afferma la sua creatrice: ““L’opera ci invia un messaggio diretto, visibile, riportato direttamente sulla pelle. Sta ad ognuno di noi trovare la chiave di lettura e decifrare il nostro personalissimo spunto di riflessione.” L’appuntamento sul pontile fra il sindaco Reale e Rabarama avrà luogo alle ore 19:00 del 29 luglio 2022, con un evento a sorpresa, che segnerà il via alla Mostra, in loco fino al 20 settembre.

Molto soddisfatto è il sindaco di Positano, Giuseppe Guida: l’Im-plosione inserisce ancora di più la mia Città in un circuito internazionale che ha tappe in tutto il mondo e dà un motivo in più per il turismo di tutto il mondo per confermare la propria attrazione verso Positano. Amministrare una Città così speciale vuol dire essere sempre attenti a trovare motivi di attrazione, in un sistema di concorrenza fra mete turistiche basato proprio sulle iniziative che si è in grado di offrire. Rabarama e la sua opera così importante, con il suo seguito di collezionisti e fan, verrà sicuramente apprezzata, oltre che dagli stessi residenti, sia di chi ha già programmato di esserci, sia da chi vorrà venire anche per poter ammirare “Im-plosione”.

Consideriamo una vera missione rendere Positano sempre più attrattiva e, al contempo, propositiva, disegnando un network di iniziative tali da assecondare ogni esigenza culturale e di divertimento Dice il sindaco di Minori, Andrea Reale: “Sono lieto che Minori, oltre a un nutrito programma di manifestazioni per il 2022, abbia il privilegio di ospitare, in una posizione così visibile, tanto da annoverarle fra i suoi simboli distintivi di questa stagione estiva, le due opere di Rabarama, che ci permetteranno di entrare nel circuito internazionale dell’arte contemporanea.

Vogliamo renderci promotori di un messaggio culturale universale e ritengo che Rabarama, più di qualsiasi altro Artista, sia in grado di trasmettere emozioni coinvolgenti e parlare alla mente e all’anima. È la prima volta che Minori accoglie un’esposizione artistica in un luogo così visibile e per questo abbiamo scelto di esporre, con Rabarama, il meglio che c’è nel panorama artistico mondiale, col suo seguito planetario di collezionisti e followers.”

NOTE BIOGRAFICHE
RABARAMA, alias Paola Epifani, nata nel 1969 a Roma, in Italia, è un artista che vive e lavora a Padova. Figlia d’arte, fin da piccola ha mostrato un talento naturale per la scultura. Rabarama ha iniziato la sua formazione presso la Scuola d’Arte di Treviso, poi in seguito l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Si è laureata nel 1991 con voti alti e subito ha iniziato a partecipare a un gran numero di concorsi di scultura nazionali ed internazionali, che le hanno portato tante lodi da parte del pubblico e della critica.

RABARAMA crea sculture e dipinti con uomini, donne o creature ibride, spesso passando anche per l’eccentrico. La pelle dei soggetti creati dall’artista è sempre decorata con simboli, lettere, geroglifici e altre figure in una varietà di forme. La “membrana”, il “mantello” che sembra avvolgere queste figure muta costantemente, arricchendosi sempre di nuovi segni, simboli e metafore.

Il suo lungo percorso, costellato di successi, la porta nel 2011 ad essere presente alla 54° Biennale di Venezia con l’opera monumentale Abbandono, realizzata interamente in marmo di Carrara. Oltre a questo fondamentale riconoscimento, le sue opere sono state esposte nelle più grandi capitali mondiali della scena artistica come, tra le altre, Parigi, Firenze, Cannes, Miami, Shanghai.

Numerose ed importanti, inoltre, sono le acquisizioni delle sue opere da parte di importanti istituzioni pubbliche e private come il Museo d’Arte della Biennale di Pechino, lo Sculpture Space di Shanghai e il Copelouzos Museum di Atene, senza dimenticare le tre opere monumentali acquistate dal Comune di Reggio Calabria ed esposte presso il lungomare Falcomatà.

“Ho sempre avuto difficoltà a utilizzare le parole, per me non sono mai state sufficienti per esprimere la complessità dei miei pensieri. Ho quindi cercato un altro mezzo per esprimere le mie sensazioni, le mie riflessioni e, a volte, anche il disagio che provo nei confronti di un mondo stupendo che però non si è sempre rivelato accogliente. Non posso negare che il retaggio della mia famiglia è stato fondamentale in questo, è stato un privilegio poter sperimentare fin da piccola un linguaggio che non è così comune. La scultura è diventata per me non solo una forma di espressione ma una vera e propria missione. Mi ha permesso di interrogarmi sul senso dell’esistenza, trasformando la mia esperienza personale in qualcosa di universale che coinvolge l’umanità tutta.”

“È un grande piacere tornare in quella che per me è un vero gioiello d’Italia. La natura, il panorama, il cibo, la musica, lo spirito accogliente delle sue persone. La costiera è un piccolo paradiso!! Mi ha sempre regalato tantissimi stimoli, sono debitrice nei suoi confronti non solo da un punto di vista artistico ma anche di crescita personale e per questo la ringrazio!”

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