Il sindaco De Maio prospetta il futuro della caserma rossa
La caserma Tofano del gran quartiere borbonico di Nocera, voluta da re Carlo III di Napoli e di Sicilia potrebbe diventare un collegamento del Parco urbano di Pompei. A dirlo il sindaco di Nocera Inferiore, Paolo De Maio: “La caserma è il giusto completamento del Parco urbano. È una struttura borbonica importante e crediamo che possa dare grande linfa al territorio e allo sviluppo urbanistico della città. Abbiamo individuato un perimetro, quello di coordinare le operazioni all’interno del parco di Pompei. Pompei storicamente era il porto di Nuceria e noi speriamo in questo collegamento”.
La storia tra Nuceria e Pompei potrebbe dunque essere il filo conduttore di un Parco molto più esteso di quello odierno. Ovviamente, sarebbe un arricchimento non solo per Nocera Inferiore, ma anche per la stessa città di Pompei. “Questo è un lavoro che è stato svolto anche negli anni passati. – ha dichiarato il sindaco – Il ministro Franceschini ha inserito nel decreto la nostra caserma ed io l’ho ringraziato pubblicamente. Speriamo di avere collaborazione con la soprintendenza, nel rispetto dei propri ruoli”.
Sono quindi quasi 5 milioni di euro ad essere investiti sulla storica struttura nocerina, nata sull’ex palazzo ducale, costruita da Felice Romano allievo di Luigi Vanvitelli nel 1751.
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IL COMUNICATO STAMPA DEL MINISTERO
Approvata la programmazione dell’annualità 2023 delle risorse del fondo istituito con il decreto Art Bonus
“Il Piano Strategico Grandi Progetti Culturali si arricchisce di ventotto nuovi progetti e acquisizioni in tutta Italia, con risorse aggiuntive per ulteriori 106 milioni di euro che verranno destinati al recupero e alla valorizzazione di monumenti e siti archeologici, oltre che all’avvio della digitalizzazione degli archivi audiovisivi della RAI. Prosegue così quell’impegno forte e deciso del Ministero della Cultura nei confronti del patrimonio culturale nazionale che costituisce ormai un dato consolidato dell’azione di governo e una leva fondamentale della politica economica italiana”.
Così il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, commenta la programmazione delle risorse per l’annualità 2023 del Piano Strategico Grandi Progetti Culturali, istituito con il DL 83 del 2014, che stanzia oltre 106 milioni di euro a interventi sul patrimonio culturale e all’acquisizione di beni immobili al patrimonio dello Stato. Grazie a questo stanziamento, verranno sostenuti 27 interventi in 17 regioni riguardanti archivi, siti archeologici, musei, palazzi storici, rocche, sistemi fortificati, teatri e complessi monumentali di valore storico, artistico e architettonico, oltre a finanziare l’acquisizione di un immobile da destinare a sede di archivio di Stato. Le tipologie di intervento saranno principalmente di restauro, adeguamento impiantistico, rifunzionalizzazione, ampliamento e valorizzazione volti alla tutela e allo sviluppo economico e sociale dei territori.
Giuseppe Colamonaco