I gruppi di opposizione consiliare “ALMAmente per San Marzano sul Sarno” e “Noi sempre tra voi” protestano per la decisione di non far accedere ai consiglieri comunali al protocollo generale da remoto
“ALMAmente per San Marzano sul Sarno” e “Noi sempre tra voi” dall’opposizione fannos entire la loro voce contro una decisione della maggioranza consiliare che ha deciso di non far accedere ai consiglieri comunali al protocollo generale da remoto.
Scrivono i due gruppi di minoranza:
Tra il 14 e 20 luglio scorso si è consumata un’accesa discussione tra opposizione e maggioranza durata ben otto ore in commissione Statuto e regolamenti, del Comune di San Marzano sul Sarno. La maggioranza consiliare, capeggiata da Lucia Vastola ha introdotto il divieto ai consiglieri di accedere al protocollo informatico da remoto, nonostante non ci sia nessuna legge che proibisca tale modalità di accesso.
La scelta di limitate le modalità di esercizio del diritto di informazione dei consiglieri comunali e di conseguenza dei cittadini è motivato dagli esponenti della maggioranza, Lucia Vastola, Pasquale Alfano e Tiziana Prete dalla preoccupazione che ci possano essere fughe di notizie e il possesso da parte di terzi delle credenziali di accesso agli atti riservate ai consiglieri comunale.
Un comune di circa cinque chilometri quadrati con poco più di diecimila anime, con strade completamente dissestate, quasi prive di illuminazione pubblica, invaso da ratti e con un’economia al collasso, l’amministrazione del sindaco Carmela Zuottolo che fa?
Ha la futile preoccupazione di fughe di notizie. Mentre il resto del mondo, soprattutto dopo il lockdown incentiva ed attua il ricorso alle tecnologie informatiche da remoto, San Marzano vive il medioevo informatico e tutto questo per ostacolare il diritto di informazione sull’attività amministrativa del sindaco Zuottolo e della sua maggioranza. Unita l’opposizione.
Il consigliere di ALMAmente Margherita Oliva, componente della commissione statuto e regolamento ha sottolineato: «Ostacolare il mio diritto di “sapere” è ostacolare il diritto di tutti i cittadini di conoscere “le carte”. La motivazione del divieto offerta dal presidente della commissione è ridicola. La verità è che non vogliono essere un’amministrazione trasparente e democratica.
Le poche carte che sono riuscita ad ottenere dall’ente e che ho condiviso con i miei cittadini di San Marzano hanno segnato il ritorno nelle casse comunali dei soldi in più percepiti dai presidenti del consiglio comunale, e a breve, anche dai componenti delle commissioni e del consiglio comunale».
La professoressa Oliva ha aggiunto: «Sempre leggendo le poche carte ottenute a fatica, ho verificato gli “errori” in molte determine di settore ai danni dei cittadini, ma ho anche appurato che le società, che rispettivamente provvedono a raccolta e smaltimento rifiuti e al rifacimento delle strade provinciali, non forniscono i servizi e non lavorano a regola d’arte pur percependo gli interi pagamenti pattuiti con i contratti.
Tanto è vero che il manto d’asfalto in via Papa Giovanni XXIII è stato steso, rimosso e rifatto per ben due volte. È soltanto leggendo le carte che ho potuto segnalare alle autorità competenti e rendere partecipe la cittadinanza del conferimento di incarichi retribuiti da parte del sindaco Zuottolo a persone prive dei requisiti richiesti per legge con la conseguenza di danno erariale per l’ente e quindi di tutti noi cittadini.
Tanto ancora ci sarebbe da leggere, ma l’amministrazione Zuottolo ha deciso di ostacolare la nostra lettura delle carta. Il regolamento ora è atteso al voto dell’intero consiglio comunale, se non sarà bocciato proseguiremo la battaglia per la difesa del libero diritto di informazione».
Vincenzo Marrazzo, di “Noi sempre tra voi” e vicario della commissione Statuto e regolamenti ha sottolineato: «Siamo per l’informatizzazione e per la digitalizzazione della Pubblica amministrazione anche a livello comunale, ancor più in questo momento dove i servizi da remoto sono un’esigenza.
Avevamo chiesto una stanza riservata alla minoranza per poter svolgere i nostri compiti istituzionali: per anni non ce l’hanno data e adesso che forse l’avremo, ci tolgono la libertà di poter accedere da remoto al protocollo generale del Comune di San Marzano sul Sarno, anche se in modo controllato. Questa è la mia terza candidatura, ma una cosa del genere non mi era mai capitata.
Si poteva creare un accesso di secondo livello e fugare ogni dubbio sulla eventuale riservatezza, sbandierata come giustificazione al mancato accesso. La maggioranza, però, ha fatto diversamente, evitandoci di recuperare agevolmente documenti. Voglio rassicurare i cittadini che comunque noi continueremo nella nostra azione di controllo e proposta alternativa che la legge ci chiama a svolgere».