Elezioni politiche, per l’Agro i nomi di Cirielli, Villani e Maccauro

Prende forma la cartina delle candidature

Le elezioni Politiche del 25 settembre sono già entrate nel vivo, in particolare le candidature dei vari schieramenti. L’Agro nocerino – sarnese vedrà correre per il collegio uninominale Scafati – Agro e Costiera Amalfitana l’attuale Questore della Camera Edmondo Cirielli che, molto probabilmente, dovrà vedersela con la deputata Virginia Villani del Movimento cinque stelle e l’imprenditore Mauro Maccauro per il centrosinistra.

Ovviamente, per quanto attiene l’area Pd, nell’ambito delle alleanze in corso il collegio Agro – Costiera potrebbe essere invece attribuito al centro, oppure, ad un rappresentante del movimento di Calenda o del Pd. Riguardo al proporzionale nel collegio ricade un’area più ampia che va da Salerno ad Avellino, qui potrebbe essere candidato per Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli, quindi doppia candidatura per lui, mentre per il Pd c’è il nome di Piero De Luca. Sempre il collegio proporzionale potrebbe vedere la candidatura dell’uscente Gigi Casciello che ha lasciato Forza Italia e che andrà altrove. Nel collegio uninominale Salerno città  – Picentini il centrosinistra potrebbe invece candidare il segretario nazionale del Psi Enzo Maraio. In questo stesso collegio troverebbe spazio l’ex Cinque stelle Nicola Provenza, che avrebbe possibilità anche nel proporzionale. Aurelio Tommasetti, ex rettore dell’Università di Salerno, dovrebbe essere il candidato della Lega nel collegio proporzionale Salerno – Avellino.

In lizza per il parlamento l’attuale sindaco di Baronissi Gianfranco Valiante, Eva Avossa ex vicesindaco di Salerno e Luca Cascone presidente della commissione Trasporti della Regione Campania che soffierebbe il posto al collega Picarone.

In alto mare, al momento, la situazione per gli altri candidati. In sintesi, saranno prese eventuali decisioni in ambito nazionale e regionale. Il collegio per il senato resta ancora un rebus, poiché si tratta di nomi che vanno dal salernitano, all’avellinese, al beneventano, al casertano.
Giuseppe Colamonaco

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