Non sufficienti le riprese video, occorreranno gli esami medico legali
Saranno gli accertamenti medico-legali a stabilire con certezza quale sia la causa che ha portato alla morte del ragazzino di 12 anni di Pompei, deceduto questa mattina all’interno di un parco acquatico con gli scivoli a Battipaglia. La tragedia oggi intorno alle 11.
LE IPOTESI
Le ipotesi degli investigatori erano due, quella del malore e quella di un urto accidentale. I poliziotti della squadra mobile e del commissariato di Battipaglia, oggi, hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza e hanno sequestrato lo scivolo. Da un primo esame esterno effettuato dal medico legale incaricato dalla procura di Salerno non sarebbero emerse ferite o segni di sanguinamento.
LA PRIMA RICOSTRUZIONE DELL’ACCADUTO
Intorno alle 11 di questa mattina, il piccolo Flavio, si è lanciato da uno scivolo acquatico quando e, dopo essere uscito dalla piscina, ha avvertito un malore. Il bimbo Si è seduto su un lettino, ha vomitato e poi si è accasciato al suolo privo di sensi, morendo in pochi minuti. Potrebbe essersi trattato di un incidente o di un malore fulminante. Il tutto sotto gli occhi increduli di centinaia di persone che in quel momento si trovavano all’interno del parco acquatico. Nulla hanno potuto fare i soccorritori.
IL CORDOGLIO DELLA COMUNITÀ DI POMPEI
La comunità di Pompei, scossa, si stringe intorno alla famiglia del bambino. Il sindaco Carmine Lo Sapio e l’amministrazione comunale affidano a un post sui social un messaggio di cordoglio: “Addolorati per il grave lutto che vi ha colpiti partecipo sentitamente al vostro dolore. Nessun genitore dovrebbe sopravvivere ai figli. La perdita di un figlio è come se fermasse il tempo, si apre una voragine che inghiotte il passato e anche il futuro. È uno schiaffo alle promesse, ai doni e sacrifici d’amore gioiosamente consegnati alla vita che abbiamo fatto nascere”.