Preghiere per riparare alle offese a Dio e alla Madonna durante i Pride

Venerdì nella chiesetta di Santa Filomena. Non sono mancate le polemiche

L’iniziativa è partita dall’avvocato nocerino Raffaella Ferrentino che per venerdì prossimo 24 giugno alle ore 18.00, presso la chiesetta di Santa Filomena a Nocera Superiore, ha organizzato un momento di preghiera, un Santo Rosario durante il quale cercare di lenire il dolore provocato ai credenti e alla Chiesa a causa di alcuni episodi blasfemi.

Tuttavia l’invito alla preghiera, pubblicizzato anche attraverso alcuni manifesti, ha sollevato un polverone di proteste. Particolarmente critico sulla vicenda  Francesco Napoli, Presidente Arcigay Salerno che ha parlato di “posizione retrograda e violenta”.

Nel mese in cui si celebrano i Pride, un momento di festa e di rivendicazione dei diritti e delle uguaglianze, compaiono a Nocera Superiore, manifesti di un appuntamento religioso in riparazione, si legge, alle offese dei gay pride.

“Pare che queste persone siano rimaste indietro di qualche anno – commenta Francesco Napoli, Presidente Arcigay Salerno. Da molto tempo, infatti, il Pride, e non più Gay Pride, ha assunto una connotazione ampia e trasversale che raccoglie istanze e rivendicazioni di diritti soppressi e la ricerca di un concreto avanzamento dei diritti sociali e civili nel nostro paese. Dispiace che ancora una volta frange estremiste, omofobe e arretrate, della chiesa cattolica si manifestano in tutto il loro orrore – prosegue Napoli. Un orrore ed una discriminazione che genera dolore e sofferenza in tante e tanti che proprio a causa di questo retaggio e di questo diffuso stereotipo sono vittime di violenze in famiglia come nella società.

Ci domandiamo se sia questa la Chiesa di Papa Francesco e confidiamo in una netta e chiara presa di distanze del Vescovo della Diocesi dalla circostanza e da chi l’ha organizzata. Riteniamo che questi episodi siano offensive di una fede cristiana autentica, inclusiva e realmente vicina al dettato evangelico dell’amore incondizionato – continua Francesco Napoli. Questi episodi, che appaiono isolati, ma che raccontano di un sommerso di ipocrisia e di omertà violente e marginalizzanti, intrise di patriarcato, ci incoraggiano a proseguire nelle lotte di rivendicazione e di presa di parola dei nostri corpi e dei nostri affetti.

Per questo, per Cloe Blanco, per tutte le persone vittime di violenza e discriminazione, il 23 luglio saremo in piazza a Salerno per il Pride. Il nostro  come sempre sarà un corteo arcobaleno festoso – conclude il Presidente di Arcigay Salerno- contro il livore di certe posizioni ancora troppo diffuse. Dove gli altri alzano muri imbracciando e umiliando innanzitutto la loro stessa fede, noi costruiamo ponti abbracciando tutti i colori degli affetti e degli amori possibili”.  Tirato in causa, il vescovo Giuseppe Giudice, interpellato sulla vicenda, ha preferito non intervenire, sperando che tutto possa rientrare attraverso un chiarimento con l’organizzatrice del momento di preghiera.

Ed è proprio Raffaella Ferrentino a voler calmare gli animi sia del presidente dell’Arcigay Francesco Napoli sia di tutti coloro che si sono sentiti offesi e discriminati dall’iniziativa.
«Non mi aspettavo questo polverone , nè l’intento mio né quello del rettore del Santuario di Santa Filomena, don Giuseppe Autorino, del quale ho seguito la scia, era quello di offendere, discriminare, o ancora peggio fare del male alle comunità gay. Il mio intento era e resta quello di promuovere la preghiera quale strumento di elevazione contro ogni tipo di degenerazione. In particolare l’iniziativa arriva dopo i fatti di Cremona che tanto sdegno e dolore hanno provocato non solo nel mondo della Chiesa ma anche in quello delle istituzioni e della società civile.

Se quell’episodio fosse accaduto in qualunque altro contesto sarebbe stato parimenti condannato e stigmatizzato, io personalmente non non ho nulla contro i gay Pride che restano un momento importante di affermazione della bellezza e del valore della diversità intesa come unicità. Spero che anche Francesco Napoli abbia capito che non ho nulla contro i gay, che non sono una omofoba e che ho solo invitato alla preghiera. Anzi spero e mi auguro che venerdì sera saremo in tanti affinchè il cuore immacolato di Maria non venga mai più oltraggiato». L’avvocato di Nocera Superiore, particolarmente devota a Santa Filomena, faceva riferimento ai fatti di Cremona del primo fine settimana di giugno.

Qui durante un Pride, giugno è mese di Pride in tutta Italia, è sfilata una statua della Madonna con il seno scoperto e deturpato, blasfemia mascherata da trasgressione, che ha generato un’ondata di sdegno e polemiche. La bambola a grandezza naturale, travestita da Madonna, con il busto scoperto e pitturato non è andata giù a parecchi, autorità religiose e politiche ne hanno prese le distanze ma per la Ferrentino occorreva fare di più. E così la presidente del Movimento Legalità e Trasparenza ha organizzato un momento di preghiera pubblicizzato sia a mezzo social sia  attraverso dei manifesti.

IL COMUNICATO STAMPA

Preghiera per le offese contro le immagini sacre al Pride, Ferrentino si difende: “Ognuno è libero di amare chi vuole ma questi comportamenti sono inaccettabili.

“La mia iniziativa è privata e va intesa come tale. Sia chiaro, avessero bestemmiato oppure offeso immagini sacre durante un momento dello sciopero generale dei lavoratori a Roma, io avrei protestato contro gli organizzatori di quella manifestazione. Questo gesto, però, è stato fatto durante il gay pride e dunque preghiamo per protestare quanto fatto nella manifestazione organizzata a Cremona. Ognuno è libero di amare in tutte le sue forme, sempre e comunque. Bestemmiare e offendere immagini sacre invece è sbagliato. Detto ciò, mi sono accorta che l’associazionismo che gira intorno alla comunità Lgtqia+ è molto discutibile. Forse sarà politicamente scorretto, ma sono una lobby che pur di far notizia cavalca l’onda su qualsiasi cosa”.

Così Raffaella Ferrentino, avvocato, già vicesindaco di Nocera Superiore, presidente dell’associazione “Legalità e trasparenza” e proprietaria della cappella di Santa Filomena di via Taverne, si difende dalle accuse ricevute per il momento di preghiera organizzato per venerdì 24 giugno alle 18 a Nocera Superiore.

“Nessuno contesta la sessualità altrui. Offendere le immagini sacre è inaccettabile e lo dico da cristiana. Pregheremo per questo, non per altro. Ognuno è libero di amare chi vuole. Noi siamo liberi di recitare il Rosario e chiedere al Signore di perdonare chi ha offeso immagini sacre o ha bestemmiato. Altre dinamiche non ci appartengano. L’Arcigay Salerno prenda le distanze da questi comportamenti che nulla hanno a che fare con l’amore. I bigotti sono i referenti di queste associazioni che poi sui social, con profili fake, ti offendono dicendo di tutto. Il presidente Napoli prenda posizione su questo. La sua persona, per quanto mi riguarda, è lontanissima dal concetto di legalità. E non solo per come intende l’associazionismo”.

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