Ilario Capaldo investito da un’auto: “Quello che mi preoccupa maggiormente sono le condizioni di lavoro e di assistenza all’Umberto I. Un grazie sentito agli operatori sanitari”
“Non so come riescano a far fronte ad una situazione di emergenza tale con una richiesta di assistenza sproporzionata per il personale in servizio”. Ad affermarlo, l’ex consigliere comunale ed ex assessore Ilario Capaldo, vittima di un incidente stradale lunedì pomeriggio.
“Stavo salendo con la mia Vespa le rampe di Chivoli, quando con una manovra repentina, un’auto ha fatto inversione ad “U” e mi ha tagliato la strada, facendomi cadere a terra – racconta Capaldo -. Alle 16,30 sono arrivato al pronto soccorso di Nocera Inferiore per una frattura al dito e un altro problema al piede. Sono uscito all’ospedale dopo le 22, fasciato in più punti”.
Capaldo cita la sua disavventura non per l’incidente stradale in sé, ma per le condizioni in cui gli operatori sanitari sono costretti a lavorare. “Quando sono arrivato, la sala d’attesa del pronto soccorso dell’Umberto I era strapiena di gente – sottolinea Capaldo -.
C’erano persone che chiedevano di essere visitate e provenivano anche dal Napoletano, da Castellammare come da Striano. Una bolgia infernale, alla quale dovevano far fronte pochi medici e altrettanto pochi infermieri. Così non è modo di far lavorare delle persone che, grazie alla loro abnegazione riescono a far andare avanti il pronto soccorso, C’è bisogno davvero un urgente intervento per potenziare l’ospedale e consentire un lavoro in sicurezza a chi opera all’interno in particolare del pronto soccorso”.