Hanno bisogno di cure, ma l’Asl non ha soldi: li curerà Villa dei Fiori

Si tratta di bambini al di sotto dei 5 anni. L’appello dell’amministratore Vuolo: “Un segnale per cambiare una situazione inaccettabile”

La notizia è di quelle che non ti aspetti, a cui non siamo abituati. Partiamo dall’inizio. Parliamo di tredici bambini di Nocera. Il più piccolo ha un anno e otto mesi. Tutti hanno meno di cinque anni e sono affetti da patologie psicomotorie che impongono immediate cure riabilitative. A prescrivere queste cure sono stati i medici della Asl, dicendo che devono iniziare subito.

Ma la stessa ASL non ha potuto autorizzarle perché non ci sono i soldi e quindi i bambini dovrebbero aspettare chissà quanto, con conseguenze gravi per la loro salute e disperazione dei loro genitori. Una situazione insostenibile che Villa dei Fiori, la struttura accreditata dove questi bambini avrebbero dovuto curarsi, ha rifiutato di accettare. E qui arriva la notizia: “Li cureremo noi, a spese nostre.

Tutti e tredici”. Ad annunciarlo è Domenico Vuolo, amministratore del Centro. “Sul piano umano, sanitario, civile – dice – è assolutamente insostenibile che questi bambini vengano lasciati senza cure. Significherebbe in molti casi condannarli”. Lo conferma la dr.ssa Rafaella Rossi Direttore Tecnico di Villa di Fiori. “Nei casi di disturbi psicomotori – spiega – è indispensabile l’intervento riabilitativo più precoce possibile per evitare l’aggravarsi del deficit nell’età dello sviluppo”.

“Ma come si fa – commenta Vuolo – ad abbandonarli al loro destino? No, non ce la sentiamo di far finta di niente e le parole non li guarirebbero, servono i fatti. Per questo abbiamo preso questa decisione. È un sacrificio economico notevole ma vogliamo farlo. Anche per lanciare un grido di allarme affinché le cose cambino”. Gli chiediamo che cosa debba cambiare. “Innanzitutto – è la risposta – il principio per cui i soldi vengono prima della salute, ancor più inaccettabile se si parla di bambini.

Lo ha ribadito anche il Consiglio di Stato con una sentenza recente sui diritti dei disabili. Ricordiamoci anche che la Regione Campania, con il decreto 41 del 2018 e la delibera regionale 92 del 2021 stabiliscono di garantire continuità e tempestività per la presa in carico prioritaria dei soggetti con bisogni riabilitativi indifferibili, in particolare per l’età evolutiva. Ma c’è dell’altro…” Cosa? “Questi bambini – risponde Vuolo – non hanno l’autorizzazione alle terapie perché i soldi non ci sono, e allora chiediamoci: perché i soldi non ci sono? Per esempio perché nella ASL di Salerno alla riabilitazione, addirittura nel settore più delicato che è quello del residenziale, sono stati tagliati 2,5 milioni.

Oppure perché Nocera per la riabilitazione ha 28 euro ad abitante, contro i 62 di Sarno o i 50 di Salerno. Per alcuni questi sono numeri, per altri, come i bambini di cui stiamo parlando, sono la differenza tra curarsi e aggravarsi, sono il loro futuro”. “Queste – prosegue – sono le cose che devono cambiare. Noi ora ci faremo carico di questi 13 bambini senza essere pagati da nessuno. Ma ovviamente questa non è la soluzione del problema. Perciò facciamo un appello a tutti i centri perché facciano la stessa cosa: si prendano in carico le terapie non autorizzate dei bambini al di sotto dei 5 anni.

È un segnale di umanità che le istituzioni e il mondo politico hanno il dovere di cogliere per salvare il futuro di decine di bambini”. Intanto i tredici bambini inizieranno le terapie a Villa dei Fiori anche se la ASL non ha potuto dare l’autorizzazione. Non basta, ma è una bella notizia.

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