L’associazione di Promozione Sociale Le Philanthrope, presieduta da Luisa Trezza, ha raggiunto uno storico traguardo
In collaborazione con il Comune di Nocera Inferiore, con l’appoggio del sindaco Manlio Torquato, del vice sindaco Federica Fortino e dell’assessore Antonio Franza, grazie alla volontaria nocerina Sonia Angrisani che ne propose l’iniziativa, a dicembre 2021 le Philanthrope sono scese in piazza a Nocera Inferiore per sostenere la Ricerca e l’importante campagna di raccolta fondi per le malattie genetiche rare.
I Comuni del cuore sono quegli enti locali che da anni si schierano, attraverso azioni concrete, al fianco di chi lotta ogni giorno contro una malattia genetica rara. È l’Italia che crede nella ricerca scientifica e nel futuro. Fondazione Telethon rappresenta in Italia una vera impresa collettiva, dove ogni sostenitore, cittadino, azienda, associazione, istituzione, si fa carico della promessa fatta a migliaia di pazienti: finanziare la migliore ricerca scientifica italiana sulle malattie genetiche rare per trovare una cura, dare diagnosi certe, migliorare la vita di chi è affetto da queste patologie.
«È stata una bellissima pagina di solidarietà, ringrazio i nocerini che hanno risposto con il cuore a questa raccolta fondi, contribuendo a donare a Telethon 2300 euro. Anche stavolta faccio mie le parole di Madre Teresa di Calcutta – afferma la presidente dell’associazione Le Philanthrope Luisa Trezza – nella vita tutto ciò che facciamo è soltanto una goccia nell’oceano ma se non ci fosse quella goccia all’oceano mancherebbe.
Mi auguro che Nocera Inferiore possa continuare ad essere Comune del Cuore e a trovare cittadini sempre più generosi, disposti ad investire nella ricerca, nel futuro e soprattutto nella vita, perché tutto ciò equivale a dare speranza a migliaia di persone affette da patologie genetiche rare, di cui molte ancora senza cure. Un grazie oltre che a Sonia Angrisani va anche ai volontari del Club Universo, delle Gadit, e alle attività commerciali nocerine che hanno contribuito a distribuire i cuori di cioccolato» – conclude Luisa Trezza.