La nota della consigliera regionale
“Non si può giustificare una spesa di 13 milioni di euro per un pezzo del lungomare partenopeo – dichiara la consigliera Muscarà – specialmente perché si parla di un piccolo tratto, nei pressi della rotonda di via Nazario Sauro, già in buone condizioni.
Giovedì si è tenuto un incontro a Palazzo Serra di Cassano in cui sono intervenuti diversi architetti, giornalisti, associazioni ed il prof. Giulio Pane, per dimostrare ciò che i napoletani già contestano da tempo, ma purtroppo vengono solo messi a conoscenza a fatto compiuto.
Infatti il popolo non è d’accordo con una spesa di tale spessore, anche perché ci sono priorità certamente maggiori che non vengono discusse in questo piano: ad esempio un modo per attutire i colpi di altre forti mareggiate future come quella di inizio 2021, che portarono via l’Arco borbonico di cui chiederemo mediante anche l’azione del garante dei beni culturali, costituito da poco, il suo ripristino non previsto in questi progetti, seguiranno numerose iniziative.
Ed oggi invece, dopo aver realizzato la “via del Cuoppo” a Spaccanapoli e la “via della pizza” all’inizio di via Partenope, la si vuole far continuare con la “piazza del tarallo”, in quanto sono previste costruzioni fredde alla rotonda di Nazario Sauro. La cultura di Napoli ha bisogno di altro, ma ciò che stiamo vedendo è la perfetta continuità dell’era De Magistris che continua con l’era De Manfredis”.