Consorzio farmaceutico e Comune di Scafati, Uil Fpl: “Si dimenticano i lavoratori”

Un braccio di ferro che lascia perplesso il sindacato, in particolare sul destino dei lavoratori

La nota. La Segreteria Territoriale UIL FPL di Salerno resta sconcertata e allibita dalla battaglia economica che si sta consumando tra il Comune scafatese e il Consorzio Farmaceutico Intercomunale per la questione gestione farmacie comunali.

Assistiamo ogni giorno ad attacchi e proclami mediatici di esclusiva portata monetaria, si parla di decreti ingiuntivi, di debiti da corrispondere al CFI da parte del comune di Scafati di quasi 3,5 milioni di euro, di bando per la vendita pronto e del valore di 7,5 milioni di euro, di rescissione obbligata dal CFI causa Corte di Conti.

Nulla, proprio nulla, si racconta dei dipendenti, dei tanti lavoratori che insistono non solo sulle 5 farmacie scafatesi, ma sull’intero ente consortile.

Lavoratori questi in balia del black out politico-amministrativo, lavoratori che, con dedizione e impegno, continuano a prestare servizio presso le farmacie, nonostante gli venga prospettato un futuro incerto e di precariato.

Abbiamo la sensazione che sulla bilancia del contenzioso venga messo solo l’euro in più o l’euro in meno, tralasciando il valore intrinseco ed essenziale della gestione delle farmacie: il patrimonio umano.

Sfugge solo agli stolti che il fatturato e la ricchezza di un’impresa si reggono sul lavoro prezioso degli operatori, che sono il motore della produttività. Le farmacie non hanno solo un peso economico fine a sé stesso, ma sono “un’impresa farmacia”.

Una gestione attenta, motivata, potenziata e di qualità diventerebbe una rendita costante in termini di guadagno e non una zavorra, che serve per battere immediatamente cassa, e che, in quanto tale, urge, subito dopo, disfarsene senza un minimo di pensiero.

Ci rivolgiamo parimenti all’amministrazione scafatese a quella consortile, invitiamo entrambi ad una riflessione, ad una valutazione prospettica, che, pur considerando legittimamente gli interessi economici reciproci, abbia la capacità di andare e costruire oltre, partendo dal capitale umano per generare altra ricchezza, senza dismettere le sedi farmaceutiche.

Il nostro pensiero è rivolto a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori del Consorzio Farmaceutico Intercomunale, personale assunto a tempo indeterminato e a tempo determinato. Siamo vicini a questi lavoratori, pronti alla mobilitazione di piazza per difendere i posti di lavoro.

Siamo parimenti preoccupati, sia per il personale a tempo indeterminato che per quello a tempo determinato, se da un lato gli storici dipendenti del CFI hanno lo status quo di dipendenti pubblici e come tali vanno tutelati, dall’altro ci sono tante giovani leve, che, da precari, sono indispensabili per la gestione delle farmacie, e non possono essere trattati al pari di mascherine usa e getta. Il lavoro allontana da tre grandi mali: la noia, il vizio, la dipendenza.

In un contesto sociale che sta mirando al rilancio e alla crescita con le risorse del PNRR, tutelare il lavoro è d’obbligo, il sindacato non accetterà nessun accordo che metta a rischia la stabilità lavorativa, riservandosi di agire in tutte le sedi opportune.

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