Continuano le polemiche
La nomina di Gennaro Avagnano ad assessore della giunta Salvati sta scatenando molte polemiche. Stavolta, a sollevare critiche nei confronti dell’attivista di Alternativa ed ex pentastellato, il gruppo Scafati Arancione.
“Il tempo è galantuomo. Sono trascorsi circa tre anni dall’insediamento di questa amministrazione comunale. Tre anni di fallimenti, crisi di governo e girandole di nomine, tra assessori e dirigenti, messi insieme nel solo tentativo di restare a galla. Ricorderete tutti che, all’indomani delle ultime elezioni del Giugno 2019, sul banco degli imputati venimmo collocati ingiustamente noi e il nostro candidato sindaco, rei, a detta di qualche amico (o compagno?), di aver favorito la vittoria questa amministrazione comunale al secondo turno, vedendo in Scafati Arancione la causa di ogni male, senza pensare che forse il problema insisteva altrove, probabilmente all’interno dei loro stessi gruppi.
Accuse pesanti che non solo non trovavano e non hanno mai trovato fondamento, ma nel corso del tempo si sono rivelate addirittura costruite “ad arte”, contro di chi non aveva e non ha nessun interesse a fare accordi con un governo fallimentare e pericoloso per questa città e che, invece, dimostra ogni giorno con i fatti di restare fuori da questo gioco grottesco. Non è un caso che nessuno di noi abbia mai barattato un solo centimetro di dignità per qualche spicciolo di interesse, finanche nomine in giunta.
Ebbene, dopo tre anni da quella macchina del fango, il sindaco e la sua Amministrazione chiudono, per l’ennesima volta, il cerchio di nomine e di promesse elettorali, nominando un assessore esterno, da sempre vicino al Movimento 5 stelle. Una persona che avrà deleghe importanti (le più importanti) senza avere né legittimazione popolare, né competenze acclarate, ma soprattutto con un consigliere comunale di riferimento collocato apparentemente in minoranza.
Ora, quel Movimento riteniamo debba fare chiarezza davanti ai suoi elettori e spiegare cosa sta accadendo e cosa è cambiato in questi anni. Se si tratta di convenienza e opportunismo politico oppure di semplice trasformismo, che in questa epoca non sorprende neanche.
Vorremmo comprendere se per tutto questo tempo sia stata recitata una farsa tendente a fare da stampella a questa amministrazione comunale o c’è dell’altro che tutti devono sapere. Al momento sotto gli occhi di tutti c’è solo una promessa elettorale mantenuta e, onestamente, la più triste di tutti.
Certo è che questa amministrazione comunale ha messo una seria ipoteca su alcuni record: essere l’esecutivo dei sotterfugi, degli accordi sottobanco e dei fallimenti. Difficile fare peggio”.