Giornata di festa per la Comunità di Roccapiemonte
È stato inaugurato nel pomeriggio di sabato 9 aprile e restituito ai giovani e a tutto il popolo di Roccapiemonte l’oratorio “San Giovanni Paolo II”,per tutti l’oratorio del Ponte.
«La bella comunità di Roccapiemonte si trova a vivere oggi un momento importante della sua storia, inaugurare un oratorio non è un punto di arrivo ma di partenza» – ha detto gioioso don Giuseppe Ferraioli che ha proseguito ricordando la storia di questa struttura nata nel 1959 come scuola d’infanzia, voluta dal primo parroco Mons. Pompeo La Barca. Poi è divenuta luogo di aggregazione giovanile, con la presenza del circolo ANSPI e da qualche anno è anche centro di Ascolto intitolato a Mons. La Barca e centro di solidarietà e propulsore di carità attraverso il punto Caritas che distribuisce alimenti e vestiario a circa 90 famiglie.
«Tanti frutti sono nati da questo Oratorio-ha continuato padre Giuseppe – con tante belle vocazioni. Grazie alla Divina Provvidenza siamo arrivati fino a qui, grazie a Sua Eccellenza il Vescovo sempre attento alle esigenze ed ai bisogni del popolo di Dio, e grazie alla CEI che ha destinato attraverso il Vescovo e grazie all’8 x 1000, 150 mila euro, a fronte di un quadro economico di 258 mila euro. Questa sera consegniamo al popolo Rocchese un luogo dove far crescere i nostri bambini, i nostri giovani, le famiglie e tutta la comunità in armonia e nell’amore di Dio» – ha concluso don Giuseppe Ferraioli che ha poi ringraziato tutti coloro che hanno dato il proprio fattivo contributo: le ditte Di Marco costruzioni ed Edil Ripa srl e per la loro generosità l’imprenditore Antonio Guerrasio di Vertebra, Rosario Maresca della colori Maresca, Villani calce, Mimmo Correale di Correale Arredamenti e l’Impresud di Umberto Attanasio.
Dopo padre Giuseppe è stato il progettista e direttore dei lavori, l’architetto Michele Ciancio, ad illustrare alla comunità l’iter dei lavori, le difficoltà incontrate e il modo in cui tutti gli ostacoli sono stati superati, sempre grazie alla Provvidenza ma anche alla perizia dei tecnici.Il progetto per l’oratorio di Roccapiemonte è stato tra i pochi ad avere un finanziamento aggiuntivo che ha consentito di mettere in sicurezza il solaio, lavori in variante e non previsti. Una struttura messa in sicurezza e resa fruibile e funzionale con nuovi impianti elettrici ed una nuova rete fognaria. Presente alla cerimonia anche il sindaco di Roccapiemonte Carmine Pagano che ha avuto parole di apprezzamento per il lavoro svolto e di speranza rispetto ai venti di guerra che stanno mettendo in pericolo la Pace mondiale.
«È una grande gioia essere in mezzo a voi – ha detto subito dopo Mons. Giuseppe Giudice – di chiese ne abbiamo tante ma spesso mancano le strutture dove le comunità possono crescere, stasera la Chiesa si apre al territorio, è bello che noi oggi, raccogliendo il passato che prima di noi ha lavorato, niente infatti nasce con noi oggi, riprendiamo il cammino verso il futuro. L’oratorio è il luogo dove si prega, dove vengono accolti i ragazzi per crescere nella dimensione sociale, umana e religiosa, non solo accompagnati dai genitori ma coinvolgendo i genitori che rimangono i primi educatori.
È il luogo dove costruiamo la pace su valori veri, nell’integrazione, anche perché il colore del sangue e delle lacrime è uguale per tutti»-ha concluso Sua Eccellenza. Al termine della cerimonia in chiesa, il taglio del nastro da parte del Vescovo, del sindaco, del parroco e del direttore dei lavori. Subito dopo lo scoprimento delle tue targhe poste davanti all’ingresso della struttura. Su una delle due il volto dolce e sorridente di Papa Giovanni Paolo II, il Papa che tanto ha amato i giovani.
“Cari giovani è Gesù che cercate quando sognate la felicità” e ancora “Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro” – le frasi del Papa polacco riportate sulle due targhe e rivolte proprio ai giovani.