Comune Scafati, Cisl Fp: “Riconosciuta indennità”

Vittoria del sindacato al Tribunale di Nocera Inferiore

“Il Comune di Scafati, nonostante il regolare conferimento degli incarichi di posizione organizzativa ai Funzionari e nonostante la dovuta corresponsione della prevista indennità di posizione, non procedeva alla corresponsione di alcuna somma a titolo di indennità di risultato per omessa valutazione per gli anni 2015, 2016 e 2017. – si legge nel comunicato a firma del segretario generale Miro Amatruda –

Ben vero, l’Ente, pur approntando il PEG e prevedendo la liquidazione del premio incentivante la produttività per il triennio 2015/2017, benché sollecitato, il Nucleo di Valutazione non provvedeva a valutare il raggiungimento degli obiettivi strategici prefissati nel programma esecutivo di gestione e quindi conseguentemente non elaborando mai le schede di valutazione dei Funzionari ricorrenti.

Il Tribunale di Nocera Inferiore – Sezione Lavoro, con recente sentenza n. 378/2022 del 31.03.2022, ha confermato la tesi già precedentemente sostenuta dalla Cisl FP di Salerno, sottoposta al suo vaglio per la fattispecie in esame dal legale della sigla sindacale avv. Gaetano Galotto, secondo il quale allorquando la valutazione rispetto al periodo di riferimento non avvenga, il funzionario in posizione organizzativa ha diritto ad un risarcimento del danno da perdita di chance non necessariamente pari alle retribuzioni di risultato non percepite ma eventualmente rimesso alla equitativa valutazione del Giudice che, nel caso affrontato, ha condannato il Comune di Scafati “[…] al pagamento in favore di ciascuno dei ricorrenti della somma lorda di euro 11.000,00 cadauno, oltre accessori come per legge […]”.

Una vittoria importante per la Cisl FP di Salerno, del Segretario Generale Miro Amatruda che da tempo si è battuto, nelle diverse sedi, al fine richiedere la suddetta corretta applicazione dell’istituto dell’indennità di risultato dovuta ai funzionari comunali”.

“Spiace dover constatare che sempre più frequentemente i lavoratori debbano adìre la Magistratura del Lavoro a tutela di basilari diritti per inadempienze burocratiche a loro non imputabili nonostante il lavoro effettuato e gli obiettivi raggiunti.”, commenta Amatruda.

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