Progetto che guarda al futuro dei ragazzi adulti con Disturbo dello Spettro dell’Autismo e promuove l’inclusione
L’iniziativa, dal respiro fortemente educativo, è stata presentata e condivisa nei giorni scorsi durante un convegno organizzato dall’istituto IC. 29 Miraglia-Sogliano di Via E. Bellini, Napoli, con l’Agan Aps (Associazione Genitori Autistici di Napoli) costituita da genitori di ragazzi autistici, attualmente impegnata a realizzare il progetto “Una cascina per la vita” che intende affrontare il tema del “DOPO di NOI” nell’ambito della disabilità autistica per costruire un progetto di vita su misura per i propri figli.
Si tratta della costruzione di una fattoria sociale dove i giovani potranno lavorare e anche dormire; la cui riuscita garantirebbe a tante mamme e papà di “dormire sonni più tranquilli per un domani che non può essere segnato dalla paura di lasciare soli al mondo dei ragazzi affetti da una grave patologia”, come è stato spiegato nella presentazione del progetto durante il convegno. Cosi’, e con questo obiettivo, è stato delineato un progetto ambizioso che prevede un complesso che fungerà da sostegno completo e didattico per i ragazzi, nonché polo scientifico, che verrà ultimato, si prevede, nei prossimi due anni.
Il convegno, organizzato dai docenti della scuola secondaria di primo grado (Russo Mariangela, Frinelli Manuela, Gentile Rosa e Raiola Gaetano) ha riscosso molto successo e partecipazione da parte di tutte le classi dell’istituto che hanno partecipato in modalità mista (in presenza e online), nel rispetto delle normative vigenti anti-Covid 19. Inoltre ha aderito da remoto all’iniziativa anche la prof.ssa Oliviero Ilaria, docente di sostegno presso l’ITIS “A. Pacinotti” di Scafati (SA). Gli studenti hanno partecipato con entusiasmo, hanno seguito con attenzione la presentazione iniziale da parte del dott. Carrese Luca e gli interventi successivi del neuropsichiatra dott. Marino Giorgio, nonché presidente dell’associazione.
Dopo un’introduzione preliminare dell’associazione, del suo operato e dei progetti futuri, il dottor Carrese ha condiviso la propria esperienza personale di genitore, parlando del percorso con sua figlia Sara con Disturbo dello Spettro dell’Autismo: le difficoltà, il dolore, la pazienza, la responsabilità costellate da momenti di soddisfazione, crescita, piccole vittorie e sorrisi. Il racconto ha commosso i presenti e coinvolto gli studenti che hanno avviato un dibattito sulla tematica con molte domande, curiosità e richieste di chiarimenti in merito all’autismo.
Emozionante anche l’intervento del dottor Marino Giorgio che ha riportato il suo vissuto di padre di un ragazzo con autismo e il suo impegno come presidente di un’associazione così importante ma ancora poco conosciuta e supportata. Parole emozionanti che hanno offerto uno spunto di riflessione per comprendere il vissuto di tutte quelle famiglie la cui vita è stata cambiata radicalmente dopo la diagnosi del disturbo dello spettro autistico ai loro figli.
Al termine dell’incontro un alunno con Disturbo dello Spettro dell’Autismo di una classe prima, è salito sul palchetto, ha preso il microfono e, dopo una breve presentazione, ha cominciato ad intonare una canzone del suo gruppo musicale preferito: subito i suoi compagni di classe si sono accodati, accompagnandolo in coro e battendo le mani al ritmo di musica. Un vero e proprio successo, improntato all’inclusione scolastica e sociale, concluso fra applausi e standing ovation.
Floriana Longobardi