La scoperta in via Ugo Foscolo
Durante un intervento di E distribuzione a San Marzano Sul Sarno sono riaffiorate tre tombe dette a “cappuccina”, risalenti tra la metà del I secolo a.C. e la metà del I secolo d.C., con il tipo di inumazione risalente all’epoca preromana e romana. Importante scoperta nella cittadina dell’Agro nocerino che da decenni assicura importanti ritrovamenti archeologici, anche se poi molti preda di tombaroli.
La scoperta è avvenuta in via Ugo Foscolo tra fine gennaio e febbraio di quest’anno mentre stavano ponendo le linee denominate “Acciara 2; Pendino; Cesine e Cam”, lavori per la posa di nuovi tronchi di linea elettrica di Media e Bassa Tensione.
L’archeologo Antonio Mesisca: «Il rinvenimento è da attribuire a un’area di necropoli di epoca romana, ben più ampia rispetto al sito indagato, considerato che durante quella fase la frequentazione sul territorio è ampiamente attestata».
Non è un caso che il nuovo ritrovamento sia avvenuto in questa zona: proprio qui in precedenza erano state trovate altre tombe dell’Età del Ferro e dell’Orientalizzante (VIII – VI a.C.) e la sua natura è del tutto particolare e legata alla tipologia di sepoltura, detta appunto a “cappuccina”, molto diffusa nel periodo preromano e romano.
Il team di esperti, che è stato attivato come accade in questo tipo di situazioni, confermando la collaborazione con la Sabap, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino, ha potuto studiare nel dettaglio i resti, da cui sono emerse anche parti del corredo funebre, tra cui un’olla e una lucerna.
Grazie a un’analisi approfondita dei contesti archeologici, si è potuto collegare questo rinvenimento a un evento storico importante. La coltre di lapilli, spessa circa cinquanta centimetri, potrebbe essere riconducibile all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.
«Ancora una volta E-Distribuzione dimostra grande attenzione nel coniugare lo sviluppo delle proprie infrastrutture elettriche con la tutela e la valorizzazione del territorio in cui opera – ha commentato il Responsabile della Unità Territoriale, Mario Allella – ci siamo ritrovati faccia a faccia con la storia, con la volontà di proteggerla e preservarla».