Pnrr, presidente Svimez Giannola: “Ridurre diseguaglianze e la mancanza di coesione sociale”

Il convegno di Nocera Inferiore di stamattina sui fondi Pnrr ed il Mezzogiorno ha fatto luce su i pro ed i contro del Piano nazionale di ripresa e resilienza

mezzogiorno-campania-agro-agenda-pnrr-e-qfp-2020-2027-RTAliveIl workshop, patrocinato dall’Amministrazione comunale ed organizzato dall’assessore Sara Ascione, ha riguardato i fondi Pnrr ed il relativo impiego nel sud Italia. In linea generale è emerso, dai vari interventi, la necessità di sfruttare questa occasione per il rilancio del Meridione, da troppo tempo fanalino di coda del motore Italia.

In verità, su questo aspetto il presidente di Svimez (Associazione per lo sviluppo del Mezzogiorno), Adriano Giannola, ha evidenziato che se è vero che le Regioni del sud sono indietro, Emila, Lombardia e Veneto, non sono poi così virtuose, poiché hanno perso 20 punti rispetto all’Europa. Quindi, non si tratta in Italia solo di una questione di nord e sud, ma di “ridurre le diseguaglianze e la mancanza di coesione sociale”. È questa la vera sfida che bisogna vincere con i fondi Pnrr e che l’Europa chiede.

1-convegno-pnrr-nocera-inferiore-RTAlive-Svimez-GiannolaOvviamente, siccome il sud è il territorio con più diseguaglianze e mancanza di coesione sociale, merita il rilancio attraverso il Piano nazionale di resilienza e, secondo il presidente di Svimez, “il Mezzogiorno deve avere di più”: non ha nessun senso destinare solo il 40%. Giannola, relativamente ai fondi Pnrr, pone due aspetti: quello nazionale e quello territoriale. “Da qui al 2026 – ha sottolineato il presidente di Svimez – bisogna evitare il disastro e rimettere in carreggiata il Paese.

L’obiettivo minimo è quello di ridurre il debito ed essere in grado di far fronte ad un sistema che cresce, altrimenti avremo i Monti e i Draghi della situazione. La priorità è mettere in moto il motore del sud: è questa la strategia”. Per quanto riguarda l’aspetto territoriale, cioè quello dei Comuni, Giannola è stato molto critico: “I Comuni vengono chiamati a partecipare a bandi competitivi. Questi bandi sono inutili, dannosi e pericolosi. È una follia far fare bandi competitivi tra le città. È il governo che ha il dovere di soddisfare quel bisogno”.

Secondo il presidente di Svimez agli enti locali dovrebbe provvedere direttamente lo Stato, senza che questi debbano gareggiare tra loro per recepire i fondi Pnrr. L’esempio da seguire dovrebbe essere quello della Cassa del Mezzogiorno che, grazie a tecnici e competenze, ha subito provveduto alle infrastrutture nell’arco di 10 anni.

“L’Anci – ha affermato Giannola – dovrebbe porre la questione sui bandi competitivi e chiedere che debba farlo il ministero. La soluzione per realizzare il tutto: team tra le università per fare i prototipi, come faceva la Cassa Mezzogiorno”. La scuola, la sanità e le aree di sviluppo interne della Campania, gli altri temi affrontati dal presidente di Svimez che ha evidenziato la necessità da parte dello Stato di realizzare “una connessione tra i pezzi” tipo l’asse Napoli – Bari.

2-convegno-pnrr-nocera-inferiore-RTAlive-Svimez-GiannolaIl sindaco Manlio Torquato, pur condividendo l’analisi di Giannola, ha ribadito che le misure del Pnrr sono comunque concrete: “Registriamo ricadute positive, quali amministratori locali, sulle nostre realtà”. Di parere diverso, il sindaco di Angri Cosimo Ferraioli, che vede limitativo l’intercettare i fondi, quasi come se fosse una gara, quando poi le criticità dei territori si conoscono bene. In pratica, gli enti locali, dovrebbero essere assistiti direttamente dallo Stato centrale e non puniti in caso di mancata richiesta dei fondi, sia essi europei, regionali o del Pnrr. In sostanza, per un Piano nazionale di ripresa e resilienza, bisogna mettere in campo una cabina di regia tra più Comuni, come sta già accadendo per l’Agro nocerino – sarnese con la conferenza permanente, e sottolineato nel convegno dal sindaco di Angri. In effetti, il detto l’unione fa la forza, proprio in vista dei fondi Pnrr, resta la strada principale da perseguire.
Giuseppe Colamonaco

loading ads