Nocera Inferiore, Vigili del fuoco: angeli custodi pronti ad aiutare il prossimo

Arrivano quasi in punta di piedi, nonostante le assordanti sirene del camion che li trasporta. Fanno il loro lavoro e vanno via, senza cercare elogi né medaglie. Ed entrano nelle case, quando necessario, con umiltà e discrezione

I vigili del fuoco non sono dei supereroi incrollabili come quelli che si vedono in tv ma uomini che – in barba alla canzone “Un pompiere paura non ne ha” – devono imparare a domare e vincere ansia e spavento, ad essere coraggiosi indossando solo un’uniforme, a non cedere incrociando gli sguardi stanchi di colleghi provati fisicamente, disperati di chi ha perso tutto in un incendio, indifesi di chi è stato vittima di un gravoso incidente stradale. Ed a farsi bastare un “grazie” detto con il cuore dopo un’azione o un saluto gioioso come quelli dei bambini che impazziscono quando passa “il camion rosso”. Non hanno grandi riscontri mediatici, spesso sono dimenticati dalle autorità, eppure svolgono un lavoro mai monotono e pericoloso.

E talvolta un loro intervento serve anche solo a rassicurare una mamma in pensiero che, sola in casa con 2 bambine piccole, avverte un forte odore di gas. Com’è successo nel pomeriggio, alle ore 15.00, quando al 115 è arrivata la telefonata del marito della donna, che in quel momento era al lavoro, avvisato da quest’ultima. “Ho sentito un persistente odore di gas nel corridoio di casa” ha dichiarato la donna, 40 anni, che in quel momento si trovava nell’abitazione della madre in via Dentice d’Accadia con le figlie piccole che dormivano in cameretta. “Inizialmente ho pensato si trattasse di una fuoruscita del piano cottura ma sembrava tutto in ordine. Poi, affacciandomi ad una finestra, ho pensato che l’odore potesse provenire da fuori”.

Immediato il collegamento con la strada adiacente, via Solimena (interessata, dal mese di gennaio, da lavori alla rete fognaria) e con una fuga dovuta ad un’accidentale rottura di tubature o altro. Da qui, la chiamata al 115. Dopo neanche 5 minuti, 3 vigili del fuoco del Comando di via Scalfati, sono prontamente arrivati a destinazione, hanno effettuato i controlli del caso nell’appartamento della signora e sono andati via, rassicurandola sul mancato pericolo di perdite. E strappandole un sorriso quando, salutando, la donna ha augurato – bonariamente – “buon lavoro” ed il caposquadra ha risposto “A noi proprio non va detto!”.

Il forte odore, nel frattempo, si era dissolto e quindi non è stato imputabile a danni a condutture bensì – probabilmente – ad un massiccio utilizzo di una caldaia posta su un balcone che ha poi propagato l’esalazione. Spesso ci si dimentica di questi “angeli custodi” a cui a volte basta davvero poco, anche solo una parola, per riportare la calma laddove manca. E in un momento storico dove tutto è sterilizzato, distanziato, dove siamo stati addestrati a stare lontani, parlare con gli occhi e vivere con uno stato di diffidenza nei confronti di chi abbiamo di fronte, è bello poter contare su qualcuno che c’è sempre, pronto ad intervenire, e che svolge il proprio lavoro con passione nonostante le mille difficoltà, tra carenza di organico, attrezzature obsolete o insufficienti.
Enrica Granato

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