In viaggio per salvare 40 profughi ucraini, il racconto dell’inviata di RTAlive

Il pullman organizzato dal Comune di Baronissi con i volontari de Il Punto, è carico di aiuti alimentari e medicinali diretti al confine tra Polonia e Ucraina, dove farà salire i profughi diretti in provincia di Salerno

luisa-trezza-inviata-ucraina-RTAliveIn viaggio per salvare i profughi dall’Ucraina. Dalla provincia di Salerno è partito ieri mattina un pullman organizzato dal Comune di Baronissi e dai volontari dell’associazione Il Punto. A bordo alcuni volontari, due di queste ucraine, e Luisa Trezza, inviata di RTAlive.

2-austria-viaggio-profughi-ucraina-luisa-trezza-RTAliveAlle quattro del mattino, il sindaco di Baronissi, Gianfranco Valiante ha presenziato alle operazioni di carico degli aiuti, di pasta, biscotti, latte, succhi di frutta, scatolame, ma anche medicinali, garze, bende, destinati ai civili e ai militari ed anche qualche giocattolo per i bambini. Operazioni condotte dall’associazione Il Punto, presieduta da Mario Santaniello.

1-austria-viaggio-profughi-ucraina-luisa-trezza-RTAliveBeni di prima necessità provenienti da diversi comuni del Salernitano e destinazione Medyka, il piccolo paese polacco a confine con l’Ucraina, uno dei principali varchi di accesso alla Polonia e dal quale ogni giorno passano migliaia di profughi, mamme con bambini, gli unici a potere ed in alcuni casi a voler lasciare il proprio Paese.austria-viaggio-profughi-ucraina-luisa-trezza-RTAlive

LE TESTIMONIANZE RACCOLTE DA LUISA TREZZA
Sul pullman direzione Medyka viaggiano Gianluca, il vice presidente del Punto, Nello, Eva, Tetyana e Luciano, i cinque volontari a bordo del convoglio. La missione per aiutare i profughi è nata da un messaggio che Luciano Bottiglieri la settimana scorsa aveva inviato a Gianfranco Valiante. Luciano, volontario del Punto, autista di Bus Italia e del 118, è sposato con una donna ucraina.

3-austria-viaggio-profughi-ucraina-luisa-trezza-RTAliveAveva assistito ad una videochiamata con la suocera e si è reso conto che bisognava agire, correre per portare aiuto a donne, bambini e anziani in fuga dalla guerra. Il sindaco Valiante in un baleno ha organizzato il pullman per Medyka: due le missioni da portare a termine, recapitare gli aiuti raccolti ma anche mettere in salvo mamme e bambini. Baronissi garantirà 10 i posti letto ai profughi, gli altri che saliranno sul pallman saranno ospitati da famiglie che si sono rese disponibili.

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NELLO GIAQUINTO
Volontario, 36 anni, autista di BusItalia.
«La situazione è evidentemente drammatica. Ho due bambini, di cinque e tre anni: dovevo dare l’esempio, partire per andare a portare aiuto a chi soffre. Lo dovevo fare da volontario con quei valori con i quali sono cresciuto al Punto, che frequento da quando ne avevo 16. Ognuno di noi è chiamato ad una missione, ora la mia è questa»

EVA CALCE
Volontaria, infermiera del reparto Covid del Da Procida.
Reduce da un turno di notte, ieri parte con gli altri volontari. È armata del necessario per sanificare l’abitacolo il bus quando a bordo arriveranno i profughi ed ha tutti i dispositivi di sicurezza. I tamponi, invece, saranno effettuati al rientro a Baronissi.

GIANLUCA DI ROSA
46 anni, vice presidente del Punto di Baronissi e responsabile logistica Anpas Campania.
«È necessario essere in prima linea, come associazione Il Punto lo siamo da oltre 30 anni, certo dopo una pandemia non ci aspettavamo questa nuova e drammatica emergenza, neanche il tempo di riprendere fiato, ma noi ci siamo e ci saremo sempre, per salvaguardare e assistere chi ha bisogno. Occorre sensibilizzare anche gli imprenditori ed i datori di lavoro, nel mio caso, Agostino Gallozzi, appena gli ho chiesto di poter partecipare a questa missione mi ha subito dato le ferie, non è da tutti. Anche gli altri partecipanti al convoglio umanitario stanno usufruendo di un periodo di tre giorni di ferie, vorrei far capire che occorre davvero l’aiuto di tutti».

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TETYANA ZIBROVA
42 anni, volontaria ucraina dell’associazione il Punto.
«Per me essere qui significa tanto, sono ucraina e anche se vivo in Italia da 23 anni, il mio cuore ora è li, con la mia gente che sta lottando e morendo». Tetyana si è messa in contatto con un’associazione umanitaria in Polonia e ha organizzato l’arrivo del pullman alla chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo di Medyka che fungerà anche da appoggio per il convoglio e da punto di raccolta per i cittadini ucraini che saranno portati a Baronissi.

BUS-NOTTE--austria-viaggio-profughi-ucraina-luisa-trezza-RTAliveLA NOTTE
È notte. il pullman ha già passato l’Austria, la Repubblica Ceca e la Slovacchia. E’ mezzanotte. La frontiera con la Polonia di avvicina. Il viaggio è ancora lungo. All’alba arriva a Medyka, ultimo piccolo paese da 2.800 abitati in Polonia: a 60 chilometri c’è Leopoli, la città dove dovrebbe aprirsi un corridoio umanitario più sicuro ma in questi giorni è la stazione di partenza degli ucraina in viaggio verso la salvezza. Poche ore di sosta e la ripartenza verso Baronissi. L’arrivo è previsto mercoledì sera con 40 tra donne e bambini in fuga dalla guerra e che in Italia troveranno un luogo sicuro.


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