Prima colazione in B&B in Campania: Oltre l’imbustato

Commento alla Nota dell’assessorato al Turismo Regione Campania che consente, finalmente, ai B&B in Campania, come già in altre regioni d’Italia, di poter offrire ai loro Ospiti per la prima colazione, alimenti e bevande tipiche locali, anche preparati all’interno delle stesse strutture

Difatti, il Gestore che lo vorrà, potrà, a propria discrezione, nell’esercizio della sua attività, andare oltre la sola offerta di alimenti imbustati/monoporzione, curando, all’uopo, di possedere i titoli ed assolvere agli adempimenti necessari in uno all’osservanza dei requisiti igienico sanitari e strutturali.

Opportunità per Ospiti, Strutture extra-alberghiere e Produttori locali.
Raggiunto un risultato importante per l’intero Comparto, e non solo, dopo anni di iniziative, confronti e legittime pressioni, che avevano già trovato una prima espressione nel febbraio dell’anno 2019, allorquando l’Associazione “Ospitalità Diffusa – AreV-OD”, in uno a Legambiente Campania, presentava al precedente assessore al Turismo della regione Campania una dettagliata e motivata proposta perché ciò fosse reso possibile. Richiesta, poi, che corroborata attraverso audizioni con Stake-holders, incontri bilaterali, note ed osservazioni scritte, è stata ripresentata da “Ospitalità Diffusa – AreV-OD”, all’attuale Assessore in carica.

Ed ecco che attraverso una Comunicazione diramata a fine anno scorso dall’Assessorato Regionale al Turismo in uno alla Direzione Regionale per il Turismo della Regione Campania (che pure non si presenta, invero, esente da rilievi), si sono resi effettivamente praticabili dei percorsi, opportunità per diversi soggetti, cui come Associazione proponente tendevamo, che, qui di seguito, indichiamo in nuce.

a) Innanzitutto, gli Ospiti delle strutture Extra- alberghiere, che nella loro ricerca di “Turismo esperienziale” ambiscono a tutto quanto gli racconti e li metta in contatto con il Territorio circostante, potranno degustare a colazione, anche, prodotti tipici locali o comunque a Km zero, più rispondenti ai loro desiderata, preparati direttamente dal Gestore o, in ogni caso, provenienti dall’area circostante. Avendo, al contempo, la garanzia che la Struttura osservi i requisiti igienico-sanitari e strutturali richiesti;

b) gli stessi piccoli produttori locali, agricoli e non solo, in una logica di “filiera corta”, potranno avere un bacino diretto di “sbocco” per i loro prodotti, costituito dalle strutture extra-alberghiere che intenderanno offrire anche prodotti del Territorio ai propri Ospiti per la 1ma colazione;

c) per i Gestori, poi, questa nuova opportunità può tradursi in un “vantaggio competitivo” per la propria Attività, in quanto potranno caratterizzarsi, anche sulla Rete, con proposte accattivanti ed allettanti, suscettibili di avere maggior “appeal” nei confronti della potenziale Clientela;

d) Con tale “nuova” visione, finalmente praticabile, avremmo un ulteriore effetto, cui le Associazioni proponenti hanno sempre mirato, ovvero una riduzione drastica del packaging legato al comparto nonché una riduzione delle plastiche che si usano, appunto, per gli alimenti e bevande preconfezionate.

La Comunicazione dell’assessorato cui si è fatto riferimento (nota protocollo 587028 del 24 novembre 2021), ha accolto, in buona sostanza, i “Chiarimenti” resi dalla Direzione Generale per la Tutela della Salute ed il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale della Giunta Regionale della Campania, una prima volta nell’anno 2019 e ribaditi poi nel 2021, su espressa richiesta dell’assessorato al Turismo.

Tale Nota a chiarimenti ha per l’appunto espresso che i B&B sono stabilimenti “a basso rischio” … sono case private e pertanto devono possedere i requisiti minimi previsti dall’all. II capitolo III del Reg. CE 852/04 (Requisiti applicabili…ai locali utilizzati principalmente come abitazione privata ma dove gli alimenti sono regolarmente preparati per essere commercializzati). I requisiti devono ovviamente essere rapportati alle effettive attività di preparazione e/o somministrazione svolte, tenuto conto in generale della minima manipolazione ivi effettuata e pertanto del basso rischio di tali stabilimenti.

La Nota dell’Assessore chiude con l’auspicio che l’attività di somministrazione di alimenti e bevande nelle strutture ricettive possa assurgere ad un importate ruolo promozionale del Territorio regionale. Nel solco proprio di quanto ci aveva spinto a sostenere, così strenuamente, la proposta di una diversa 1ma colazione nei B&B, convinti, come siamo, che possa costituire una vetrina speciale per i prodotti delle colture campane e per la stessa tradizione culinaria nostrana. Difatti, nella proposta scrivevamo “…preferendo prodotti tipici e tradizionali, meglio se biologici o contraddistinti da marchi di tutela e/o di qualità…”

IN SINTESI
Cercando di sintetizzare, vado ad indicare qui seguito i titoli che deve possedere e gli adempimenti che, per obbligo e/o opportunità, il Gestore di un B&b deve aver assolto, in uno ai requisiti igienico sanitari ed a quelli strutturali, necessari per lo svolgimento dell’attività di somministrazione/preparazione:
1. La SCIA può contenere indicazione di somministrazione alimenti e bevande, non solo confezionati ma anche preparati. Può essere fatta all’inizio attività per le nuove o ad integrazione di quella, illo tempore, presentata per le attività già in essere;
2. Corso di formazione “HACCP semplificata”/Attestato di formazione per alimentaristi. Tale obbligo si estende anche ai titolari di struttura e/o loro familiari che somministrano e manipolano gli alimenti. La tipologia di Corso può variare a seconda dell’attività concretamente svolta nel B&B;

3. Notifica sanitaria. Tale notifica sanitaria è obbligatoria solo quando la somministrazione di alimenti e bevande è preceduta dalla preparazione e/o cottura degli stessi, facendo sì che l’attività sia ascrivibile tra quelle a rischio più alto. Diversamente, no (come peraltro indicato dalla stessa Direzione Generale per la Tutela della Salute che, definendo il B&B come attività a basso rischio e tenendo conto della minima manipolazione effettuate in tali Case private e del numero esiguo dei fruitori, i pochi Ospiti che possono risiedere in un B&B, ritiene che non ci siano le condizioni per la Notifica sanitaria).
4. Al B&b che presenta la Notifica sanitaria, la Comunicazione assessorile non sembra richiedere espressamente di dotarsi di un Manuale e Piano di autocontrollo. Adempimento, quindi, sebbene rimesso , eventualmente, su scelta volontaria;

5. Comunicazione elenco allergeni presenti negli alimenti preparati e /o somministrati agli Ospiti per la prima colazione, avendo cura anche di sollecitare, preventivamente, l’esplicitazione da parte degli Ospiti di intolleranze ed allergie alimentari
6. Quanto alla struttura/attrezzature:
se si somministrano alimenti/bevande preconfezionati senza preparazione o con preparazione minima (cappuccino, caffè, the) considerata, pertanto, poco rischiosa, e/o affidata agli stessi Ospiti, sarà anche sufficiente la presenza di un semplice angolo o zona di preparazione alimenti al posto di una cucina casalinga (c.d. “Corner breakfast”). Anche senza la presenza di un frigorifero, laddove gli alimenti utilizzati non necessitano della catena del freddo.

Se invece si somministrano alimenti per la cui preparazione il rischio è da considerarsi più alto allora è necessaria la dotazione di una cucina, che potrà in ogni caso essere la stessa di quella utilizzata dal titolare del B&B, avente le normali caratteristiche di quelle casalinghe con la presenza di un frigorifero, di attrezzature lavabili e disinfettabili, di un lavabo per lavare mani ed utensili. Senza obbligo di avere una cucina attrezzata o professionale.

7. È bene estendere, suggeriamo, la copertura assicurativa per le attività di B&B anche all’ipotesi di conseguenze derivanti dal consumo per gli Ospiti di alimenti e bevande non imbustate, derivanti da una preparazione casalinga.

In conclusione, intendiamo ribadire nell’occasione, che le attività ricettive turistiche extralberghiere, svolte in ambito familiare, ed in special modo le attività di Bed and breakfast, costituiscono un’opportunità strategica per promuovere un turismo sostenibile ed un’ospitalità autentica, ed al contempo per favorire la conoscenza e la diffusione dei patrimoni archeologici, paesaggistici, ambientali, delle culture ed anche delle colture e delle tradizioni e dei prodotti locali, valorizzando ed affermando, in concreto, una pratica di Ospitalità ed Economia diffusa. (avv.) Aldo Avvisati

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