22 marzo, giornata mondiale dell’acqua

Le acque sotterranee sono invisibili, ma il suo impatto è visibile ovunque. Lontano dalla vista, sotto i nostri piedi, la falda freatica è un tesoro nascosto che arricchisce la nostra vita. Quasi tutta l’acqua dolce liquida del mondo è sotterranea. Con l’aggravarsi del cambiamento climatico, le acque sotterranee diventeranno sempre più critiche. Dobbiamo lavorare insieme per gestire in modo sostenibile questa preziosa risorsa. Le acque sotterranee possono essere fuori vista, ma non devono essere fuori di testa – worldwaterday.org

In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, istituita dalle Nazioni Unite con risoluzione 47/193 del 22 febbraio 1993, il CNDDU (Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani) si propone di sottolineare quanto sia importante oggi parlare nelle aule scolastiche di tale argomento.

L’acqua è una risorsa indispensabile per la sopravvivenza di ogni specie sul nostro pianeta. Eppure nel corso degli anni assistiamo a un suo continuo spreco. Esistono diverse tipologie di utilizzazione di tale inestimabile risorsa: domestico, industriale, agricolo etc.. C’è infine il diritto umano all’acqua non sempre rispettato specie nei Paesi più poveri.

Il Coordinamento invita i docenti e gli studenti a sviluppare percorsi di salvaguardia idrica nella pratica di tutti i giorni mediante piccoli gesti di risparmio segnalando se la propria città risulterebbe virtuosa o meno in relazione alla manutenzione idrica. CNDDU

acqua-nepalPoter contare nell’attuale fase prolungata di emergenza su acqua sicura per servizi essenziali – legati non solo all’approvvigionamento idro-potabile di famiglie e comunità, ma anche all’igiene personale (lavarsi le mani resta una misura essenziale di prevenzione primaria per il controllo della trasmissione del Sars-Cov-19), delle strutture ospedaliere e degli ambienti domestici – assicura un presidio sanitario senza il quale la crisi assumerebbe un’ancor più drammatica gravità. Fare affidamento su questa fondamentale sicurezza richiede però che siano affrontate e risolte in prevenzione sfide di breve, medio e lungo periodo nella complessa interazione clima-ambiente-acqua e salute. In un quadro quanto mai esteso sono anche da valutare possibili nessi tra cambiamenti climatici e ambientali e Covid-19.

Si assiste poi a un incremento importante dei consumi, superiori anche del 30-40% rispetto ai valori stagionali attesi, riconducibile a un maggior utilizzo dell’acqua per fini igienici e all’aumentata residenza domestica prolungata della gran parte della popolazione. In tale contesto è anche stabilita, di concerto con autorità sanitarie e gestori la sospensione di ogni operazione di manutenzione (fatta eccezione per azioni straordinarie di somma urgenza) che possa comportare impatti sulla continuità e qualità della fornitura.

Il quadro è aggravato dai dati sui prelievi: l’Italia è il paese europeo che presenta il maggior prelievo di acqua potabile (dato in crescente incremento negli ultimi decenni, con una recente leggera flessione) con 419 litri/giorno per abitante (2018-2019) corrispondenti a consumi di 237 litri/giorno per abitante, dati i tassi di perdite medie prossime al 40%, ma oltre il 50% proprio nelle aree soggette a siccità e scarsità idrica. Secondo stime di Utilitalia, gli investimenti necessari solo per contrastare i fenomeni di siccità sono pari a 50 euro per abitante l’anno per un periodo di 4 anni, attraverso invasi e serbatoi, nuovi approvvigionamenti, riutilizzo delle acque reflue, riduzione delle dispersioni e interconnessioni tra acquedotti, sistemi di dissalazione (tenendo sotto controllo possibili rischi ambientali e consumi energetici).

In questo contesto, la ratifica italiana del Protocollo Acqua e Salute Oms-Unece può rappresentare il quadro strategico di riferimento a livello di paese per rafforzare il coinvolgimento di tutti i settori e gli attori in materia di gestione sostenibile e sicura di acqua e servizi igienico-sanitari, attraverso la condivisione e l’impegno per il raggiungimento di obiettivi nazionali prioritari da realizzarsi entro definite scadenze temporali. Siamo profondamente consapevoli che l’emergenza si combatte attraverso la prevenzione. – Sistema nazionale per la protezione dell’Ambiente –  “La grande sete” RAI 3 – LINK QUI

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