Con l’approvazione del piano del green, la città cambia prospettiva
L’amministrazione del sindaco Manlio Torquato ha ereditato nel 2011 una città brutalizzata dalla cementificazione degli anni Settanta e Ottanta dello scorso secolo, continuata fino ai primi anni duemila. L’ultimo assalto tentato da proprietari e tecnici fu con il ricorso al Tar nel 2013 contro la delibera comunale che fermava la speculazione edilizia nella zona rurale. In questi 10 anni, l’amministrazione Torquato ha iniziato e concluso il percorso del Puc, il piano urbanistico comunale che ha cambiato prospettiva a Nocera Inferiore, da città dei costruttori a quella del rispetto delle aree verdi rimanenti.
IL PIANO VERDE
Con l’approvazione di queste ore del Piano del Verde un ulteriore grande passo in avanti è stato compiuto a tutela dell’ambiente. La strumento adottato riscrive completamente l’approccio e la progettazione del verde, dividendo il territorio comunale in quattro macroaree, grazie anche “censimento” dei suoi pubblici e privati a verde ancora esistenti.
Il gruppo di lavoro, composto dall’assessore Mario Prisco, dagli architetti Antonio Giordano e Francesco Paolo Innamorato, dall’ingegner Nicola Abate, dal geometra Gennaro Pagano e da uno dei maggiori esperti italiani nel settore agronomico, il ricercatore Luigi d’Aquino, ha effettuato un’analisi attenta del patrimonio verde esistente, si potrà realizzare ogni anno un bilancio del verde per evitare che altro scompaia, si porrà fine alle folli scelte di collocare piante non adatte e scelte solo per assicurarsi la “sparata” di avere alberi sempre e immediatamente verdi che, poi, costano moltissimo per la manutenzione, oltre a sollevare marciapiedi e a rendere pericoloso camminarci, oltre a cadere al primo vento.
Il piano ha, inoltre, individuato nel tessuto cittadino alcuni suoli il cui rinverdimento consentirebbe il ripristino del corridoio ecologico tra Montalbino e la collima del Parco. Insomma, una città che può ritornare indietro rispetto alla speculazione edilizia ed essendo il piano pensato anche a ridurre le emissioni di Co2, finalmente diminuire quei disagi alla vivibilità causati dall’inquinamento, che neanche il lockdown è riuscito a ridurre sensibilmente.
L’EREDITÀ
Un cambio culturale e di buon governo che sarà la maggiore eredità lasciata dall’amministrazione di Manlio Torquato alla prossima consiliatura, assieme alla realizzazione delle fogne. La speranza è che, visto anche il risanamento delle casse comunali eseguito in questi 10 anni di amministrazione comunale, il prossimo sindaco si inserisca su questa scia, non dando il via libera a nuove costruzioni e all’occupazione selvaggia del territorio, evitando pure scelte di arredo urbano costoso, una spada di Damocle per il futuro dei Nocerini.