Pagani, cerca di fuggire dai Finanzieri che bussano alla porta e cade da un muro

L’imprenditore paganese Francesco D’Auria ricercato da luglio per una frode fiscale legata ai petroli da 127 milioni di euro ha tentato la fuga quando sono arrivati i finanzieri alla sua porta, ma si è ferito ed è stato arrestato

La Guardia di Finanza della compagnia di Scafati ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di un latitante, pluripregiudicato. Quale amministratore di numerose società operanti nel settore del commercio di prodotti petroliferi, il 44enne Francesco D’Auria era rimasto coinvolto in un’articolata indagine in materia di frodi fiscali connesse al contrabbando internazionale di oli minerali, autoriciclaggio ed intestazione fittizia di beni.

Alla luce delle risultanze emerse dalle indagini avviate nel 2017, il G.I.P. del tribunale di Salerno aveva emesso, nel luglio dello scorso anno, anche altre misure cautelari personali e reali nei confronti del 44enne paganese e di altri, a vario titolo coinvolti in una serie di reati riconducibili alla associazione criminale di cui faceva parte il latitante, radicata nell’Agro nocerino-sarnese ed operante in vari Paesi europei.

L’INDAGINE
Nonostante le difficoltà sottese al carattere transnazionale dei reati contestati, che hanno reso più insidioso l’accertamento dei fatti di frode via via riscontrati, le attività investigative consentivano di delineare un grave quadro indiziario a carico di ben 59 indagati, arginando un fenomeno illecito fortemente distorsivo degli equilibri concorrenziali del mercato dei carburanti e che, più precisamente, aveva determinato, per l’Erario, perdite per oltre 127 milioni di euro.

[leggianche]

LA RICERCA
Per porre fine alla latitanza del malvivente, le Fiamme Gialle della Compagnia di Scafati, guidati dal capitano Raffaele Pezone, hanno intrapreso dal mese di novembre 2021, mirate ricerche consistenti in servizi di osservazione, controllo, e pedinamento continui, acquisizione dei filmati di numerose telecamere di sorveglianza nonché l’analisi dei movimenti rilevati dalle celle telefoniche ed il tracciamento delle targhe delle auto utilizzate.

Sono stati così ricostruiti, in maniera puntuale, gli spostamenti del latitante che, con l’ausilio di alcuni familiari, era riuscito a muoversi non solo nell’area immediatamente prossima alla residenza, ma pure all’estero, in Repubblica Ceca, fino al momento della cattura, avvenuta infine a Pagani.

IL TENTATIVO DI FUGA E LA CADUTA
Nelle fasi dell’arresto, appena i finanzieri hanno bussato alla porta dell’abitazione dove si trovava, il ricercato non ha rinunciato all’ennesimo tentativo di fuga: si è calato dal balcone al primo piano della palazzina in cui si era nascosto, poi ha scavalcato un muro che da un lato era alto un metro e mezzo e dall’altro quattro metri, cadendo rovinosamente a terra.

È stato quindi prontamente soccorso dai Finanzieri che subito l hanno trovato attirati dalle urla di dolore dell’imprenditore e ricoverato per gli accertamenti in ospedale. Giungono così al termine le operazioni di rintraccio che da oltre quattro mesi tenevano impegnate le Fiamme Gialle di Scafati che in occasione dell’arresto hanno proceduto anche al sequestro di una fiammante Porche Cayenne, nella disponibilità del 44enne paganese.

loading ads