L’avvocato Raffaele Guerritore, artefice della trattativa con la cordata italoamericana, svela alcuni retroscena
È senza ombra di dubbio il fautore del nuovo corso della Nocerina targato a stelle e strisce. L’avvocato Raffaele Guerritore non ha fatto mistero dell’impegno profuso, svelando alcuni retroscena e aneddoti della trattativa d’oltreoceano.
“Finalmente sono riuscito nell’intento di portare degli imprenditori americani al comando della Nocerina. – ha affermato il legale nocerino – Devo complimentarmi con il mio nuovo amico Nunzio Grasso per la sua testardaggine nel non rinunciare, quale delegato all’acquisto della società alla trattativa e per il suo attaccamento immediato e spontaneo ai colori rosso neri, mio cognato Costabile D’Agosto per essermi stato sempre vicino e consigliato da vero tifoso ed ex Presidente in questi due mesi nella delicata mediazione e il mio amico Roberto Citarella che insieme abbiamo sofferto professionalmente per raggiungere tale risultato.
Questi giorni per me sono stati pieni di ricordi e di memoria in cui si può dire ho cercato di celebrare l’importanza e la dignità di una fede anche se calcistica. Molti mi hanno chiesto chi me lo faceva fare di impegnarmi con tutte le mie forze per realizzare questo cambiamento di società così voluto e così desiderato. Ho incominciato a pensare cosa era la Nocerina”.
La passione per i molossi, per l’avvocato figlio dell’ex senatore Antonio Guerritore, è qualcosa di profondamente radicato nel suo animo. “Mi sono venuti in mente tanti ricordi – ha spiegato l’avvocato – anche di parecchi anni fa quando il presidente Orsini insieme a mio padre hanno partecipato all’inaugurazione dello stadio. Cosa è per me essere tifoso della Nocerina?
Ecco mi pongo questa domanda e appaiono le immagini di un gruppo di tifosi che si avvicinano ai pullman: qualcuno di loro ha la sciarpa, altri delle grandi bandiere arrotolate e quello più guardingo porta nello zaino lo striscione. Mi appare l’immagine nei ricordi di persone che camminano, chiacchierano e si prendono in giro, c’è chi già mangia prima di partire e chi è già alla sua terza birra.
Ecco una macchina si ferma vicino a loro e poi corre a parcheggiare. Altri sono davanti ai pullman, I tifosi della Nocerina sono persone che preferiscono vivere le emozioni e non semplicemente guardarle in televisione. È valso la pena tutto ciò?
E oggi ho avuto la conferma nel vedere nel giorno del compleanno della squadra tutti i tifosi emozionati, contenti, rinati e pronti a ritornare nel nostro amato stadio, penso che la Nocerina 1910 è un sogno troppo bello per non poterlo vivere a pieno.
I tifosi della Nocerina mi hanno insegnato come è bello essere tutti insieme in un pullman a dormire insieme e a dividere un panino con chi non conosci ma è come te. Mi hanno insegnato che non si lascia nessuno a terra e che non si dà mai la schiena a chi ti attacca. Mi hanno insegnato ad esultare con eleganza e a non disperarmi per una sconfitta. Mi hanno insegnato ad amare e difendere la mia curva.
Mi hanno insegnato a comportarmi con coraggio e sempre lealmente. Mi hanno insegnato cosa vuol dire essere tifoso della Nocerina, insegnato a far parte di quella curva. E se solo ora sono riuscito a regalare un nuovo sogno di poter essere competitivi per una pronta risalita nelle categorie che più ci appartengono, portando degli imprenditori americani, vuol dire che quei nostri viaggi, quelle nostre trasferte, quelle nostre grida, quei nostri sentimenti, hanno avuto la ragione di esistere e di essere vissuti. E ancora più forte di prima griderò Forza Molossi”.
L’accordo raggiunto tra il presidente Maiorino e la cordata d’oltreoceano ha riacceso le speranze e soprattutto ha dato il là ad un clima di ottimismo generale. In città si festeggia, non solo con i fuochi d’artificio come fatto ieri sera, ma anche nell’animo di cittadini e supporter molossi.
Giuseppe Colamonaco
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