Ennesima protesta verso l’amministrazione
Il Comitato spontaneo dei lavoratori di Villa dei Fiori rappresentato da Antonella Derma, Giovanni Somma e Luigi Paduano, insieme ai sindacalisti Pietro Antonacchio (Cisl) e Donato Salvato (Uil), hanno replicato ad alcune osservazioni del primo cittadino fatte in occasione del convegno di Fosso Imperatore.
“Abbiamo seguito – si legge nella nota – il convegno di sabato scorso su Nocera Attiva e Produttiva sul tema fondamentale del lavoro. A proposito di lavoro, abbiamo sentito anche l’intervento del sindaco Torquato, che ha parlato della questione Villa dei Fiori per la quale il Comune ha bocciato, proprio il giorno prima, la delibera per l’ampliamento, chiesto sette anni fa e necessario per adeguare la struttura ai parametri chiesti dalla Regione.
Ha detto cose importanti e vale la pena riportarle testualmente: “Siamo reduci da un consiglio comunale, dove anche lì si parlava di lavoro. Il fantasma che è stato agitato, con uno scarico mi permette di dire vergognoso di aggressione mediatica, dicendo ogni sorta di bugia sul conto dell’amministrazione. Era ‘i lavoratori perdono il lavoro’, eh ho capito, a parte che lì poi è da discutere se la versione resa sia attendibile oppure meno, quando qualcuno legge e legge, ma l’amministrazione si disinteressa della tutela, della possibilità di fare un ampliamento edificatorio, peraltro signori vi dico in faccia alla collina di San Pantaleone.
Quindi con un impatto paesaggistico che ve lo raccomando, voglio dire, voi, scendendo da Napoli, se sarà realizzato, vedrete, vedremo e noi ci atterremo alla legge nulla più e nulla meno, una bella stecca di acciaio e vetro in faccia alla collina di San Pantaleone e poi dovremo correre su un altro binario a spiegare paesaggisticamente, ambientalisticamente, quali sono le scelte”. Perché sono cose importanti? Perché non sono vere! Neanche una. Secondo lui mentono i lavoratori di Villa dei Fiori, però non spiega perché. Noi invece spieghiamo tutto, eccome. Con sarcasmo il sindaco mette in dubbio che i lavoratori perderebbero il lavoro. Spieghiamo: senza l’ampliamento verrà tolto l’accreditamento per il 35% dei posti letto. Ciò significherà subito il licenziamento del 35% del personale. Ma significherà anche andare verso il fallimento, perché restando inalterate le spese di gestione dovute alla dimensione della struttura non ci sarà più sostenibilità economica. È facile da capire”.
Comitato e sindacati hanno riassunto alcuni passaggi della vicenda, contestando l’amministrazione. “Per dovere li riassumiamo:
1. C’è aumento di posti letto. È falso: i posti letto restano gli stessi ma invece di 4 per stanza saranno 3 per stanza come impone la legge.
2. Villa dei Fiori ha chiesto l’ampliamento nel 2015 per una norma del 2019. È falso: la legge che impone 3 letti a stanza è del 2003.
3. Il progetto è preliminare. È falso: lo stesso Comune nel 2017 convocava la Conferenza dei Servizi parlando di progetto definitivo. Così come la ASL e perfino la Giunta Comunale.
4. Villa dei Fiori ha ammesso la necessità dell’integrazione documentale. È falso: Villa dei Fiori ha sempre detto e scritto che la documentazione era completa.
5. Villa dei Fiori vuole il permesso a costruire. È falso: il permesso a costruire è successivo alla modifica del PUT che compete alla Regione, non al Comune.
6. La ASL non ha mai chiarito se l’intervento ha finalità pubblica o privata. È falso: La ASL lo ha chiarito più volte e la finalità pubblica l’ha riconosciuta anche la Giunta Comunale con Delibera del 2017″.
Tutto questo è oggettivo. – continuano lavoratori e sindacati – Appellarsi quindi a “pareri tecnici” che contraddicono i pareri tecnici precedenti, e alle norme, quando l’ampliamento serve proprio ad applicare le norme sull’accreditamento, fa un pò ridere. Ma allora perché il Sindaco, che aveva pure dichiarato di essere imparziale, espone sé stesso e l’amministrazione in questo modo? Nessuno lo capiva.
Ma finalmente. lo ha detto, proprio nel convegno di sabato: perché non gli piace. Per carità, i gusti sono gusti. Secondo lui la “stecca di vetro e acciaio”, che in verità è vetro e legno e copre un muro bianco, rovinerebbe il paesaggio. Spetta a lui dirlo? No, spetta alla Sovrintendenza ai beni artistici e ambientali. E che dice la Sovrintendenza fin dal 2017? Questo: “ritenuto che le opere proposte si inseriscano armonicamente nel paesaggio oggetto di tutela… parere favorevole al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica per la realizzazione delle opere in oggetto così come dettagliate nel progetto trasmesso”.
Speriamo che il Sindaco non trovi mai nel palazzo comunale un’opera di Picasso perché se non dovesse piacergli la farebbe bruciare. E il Consiglio comunale lo seguirebbe. Perché questa storia è importante? Perché è inutile fare convegni sul lavoro e su Nocera produttiva se poi posti di lavoro, servizi per la città, sviluppo, vengono “bruciati” perché non rispondono ai gusti estetici del Sindaco. È tutto talmente surreale che qualcuno potrebbe pensare che non sia possibile e che dietro ci sia altro, ma noi non ci permettiamo di farlo. Quello che facciamo e faremo è continuare a difendere i posti di lavoro e un’opera utile a tutto il territorio. Ferma da sette anni perché al Sindaco non gli piace”.