Cosa sta accadendo a San Marzano sul Sarno, deriva o risalita?

Si alzano i toni dello scontro politico, mentre la cittadina dell’Agro resiste ai problemi di sempre, ma si parla solo della squadra di calcio, a partire dai tanti post della sindaca sui social

Nella piccola cittadina dell’Agro si acuisce lo scontro tra la maggioranza e una parte dell’opposizione. E fin qui sembra essere “tutto normale” per una democrazia. Magari si pensa ad un acceso dibattito politico con botta e risposta a distanza. Invece no. Sono tornati gli anni delle lettere, dei ricorsi, delle mille interrogazioni, dei ricatti, del non rispetto dei regolamenti e del buon senso. Gli anni in cui vigeva lo sberleffo “Perché io sono io e voi non siete un…” nulla diceva Alberto Sordi nelle vesti del Marchese del Grillo.

E qui i grilli per la testa non ce l’hanno i marzanesi, e non li hanno mai avuti. Gente operosa ma disaffezionata, ormai, alla politica locale da anni. Eppure devono ossequiare il primo cittadino con indosso la fascia tricolore scendere in campo per farsi fotografare con il trofeo della Coppa Italia di Eccellenza al Romeo Menti di Castellammare, un gesto non passato inosservato alla tifoseria di Ponticelli e agli sportivi più attenti, anche marzanesi.

Oltre alla conquista storica della Coppa Italia per i tifosi blaugrana, i più non fanno che discutere, da domenica sera, dell’arrivo roboante della dirigenza e dei rappresentanti delle istituzioni, con coppa al seguito, a San Marzano dove ad attenderli c’erano diversi tifosi in festa.

L’esempio che una parte politica e alcuni imprenditori stanno facendo passare tra i giovani fa venire i brividi. Ormai, non si ringrazia la squadra per le gesta e l’impegno ma colui che ha speso i soldi per ottenere il titolo, per raggiungere l’obiettivo. Non conta fare beneficenza, ma il quanto dai in beneficenza e farlo sapere. Non serve impegnarsi e dare il massimo, piuttosto apparire ed essere considerati per il potere che si esercita.

Mentre leggi questo articolo, ci sono decine di automobilisti che schivano buche, la scuola senza internet e senza didattica integrata, chi si gira i pollici seduto su una comoda poltroncina da oltre mille euro mensili di compenso per non dover produrre e rendicontare nulla alla propria gente. Siamo passati dalle giacchette agli stivali in pelle e il modus operandi è sempre lo stesso: “se parli contro di me ti derido pubblicamente perché siamo tutte persone perbene, noi”.
Raimondo Aufiero
Foto copertina, Il sindaco Carmela Zuottolo e il presidente del San Marzano Calcio Felice Romano

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