La consigliera di opposizione, Teresa Formisano, torna a spiegare la propria posizione sulla sfiducia al primo cittadino, diversa da quella di altri colleghi delle assise cittadina. Porterà in consiglio una propria mozione, senza essere la stampella di nessuno
“Per evitare strumentalizzazioni sulla mia persona, – si legge in una nota stampa della consigliera di minoranza – rispetto alla questione della sfiducia al Sindaco, credo sia giusto chiarire ancora la mia posizione: i giorni di malattia mi hanno tenuta lontana dalla politica, proprio in questo periodo l’opposizione e una parte della maggioranza che leggo chiamare “dissidenti” si sono riuniti per proporre una sfiducia al Sindaco davanti al notaio. La mia assenza e i miei problemi di salute non mi hanno permesso di comprendere le motivazioni che spingono queste tre persone, sempre allineate alla maggioranza, ad aver deciso di sfiduciare il loro Sindaco, non avendo avuto la possibilità di guardarli negli occhi tutti per capire se c’è una volontà, una motivazione seria per porre fine a questa pagina amministrativa che reputo deleteria per la città, così come ho più volte ribadito con atti concreti. L’incapacità della gestione non è solo del Sindaco ma di tutti coloro, assessori e consiglieri che erano stati scelti dal voto dei cittadini, tutti. Vorrei chiarire se dietro questi dissidenti ci sono persone, partiti, interessi o se è una vicenda personale perché ritengo che le mie motivazioni siano anni luce diverse da tanti altri: io lo faccio, senza odio, solo per gli scafatesi a cui non è possibile dare risposte. La politica e le scelte, in democrazia, si fanno alla luce del sole quando si è convinti, ognuno con le sue motivazioni ed è in consiglio comunale che, ancora una volta, dimostrerò tutta la mia coerenza come ho sempre fatto nell’interesse della città e non dei singoli o personali. Pertanto non sarò stampella di nessuno, né di questa maggioranza, né dei tre che in questo momento sono ancora parte della maggioranza, né di una parte di opposizione che non ha avuto sempre atteggiamenti lineari con in questa consiliatura. Porterò in Consiglio le mie motivazioni per porre fine a questo governo della città, in autonomia, in rappresentanza di una coalizione che alle ultime amministrative solo per pochi voti non è arrivata al ballottaggio. Presenterò la MOZIONE DI SFIDUCIA a questo Sindaco e a tutta maggioranza con lui eletta e nominata per governare Scafati. Una mozione di sfiducia che lascerò presso la Segreteria del Comune, in attesa venga firmata da almeno 13 Consiglieri Comunali per produrre l’unico vero atto d’amore possibile oggi per Scafati”.